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Ha sparato in diretta Tv, terrore tra il pubblico: il raptus del giornalista è folle

Sul suolo Ucraino si combatte ormai da ben 72 giorni. Il presidente Putin ha detto che Mosca è pronta a garantire l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal, ma solo se i militari nello stabilimento si arrendono. Mosca dice che la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev non aiuta il “rapido completamento” dell’operazione in Ucraina, dopo che il New York Times ha scritto che gli Usa hanno fornito dati che hanno aiutato Kiev a uccidere vari generali russi in Ucraina. Che dire la situazione diventa sempre più delicata. Inoltre, in queste ore è accaduto un fatto decisamente assurdo anche in diretta Tv: il raptus del giornalista è folle. (Continua a leggere dopo la foto)

Ha sparato in diretta Tv, terrore tra il pubblico: il raptus del giornalista è folle

Vladimir Soloviev, il conduttore schierato con Vladimir Putin e sempre pronto a sostenere il falso nel nome dell'”operazione militare speciale”, è tornato a far parlare di sé per aver compiuto un gesto eclatante in diretta Tv.  Da poco rientrato da Mariupol, la città martirizzata dalla Russia dove si trova la fonderia Azovstal, il noto giornalista russo ha deciso di mostrato il “souvenir” che si è portato dal campo di battaglia: un lanciamissili NLAW. Si tratta di un’arma anti-tank di fabbricazione britannica che è altamente presente negli arsenali di Kiev. Soloviev ha mostrato in favor di telecamera l’arma, per poi dare una dimostrazione di come usarla in battaglia a tutti i suoi telespettatori. Un raptus talmente folle che ha lasciato tutti quanti senza parole. (Continua a leggere dopo la foto)

Zelensky apre alla pace

Dopo 72 giorni di combattimenti, per la prima volta, Zelensky si dice propenso alla pace con la Russia “se le forze di Mosca si ritireranno sulle posizioni del 23 febbraio”, dunque senza che venga restituita la Crimea all’Ucraina. La Difesa ucraina mette in guardia i cittadini: “Gli occupanti russi possono organizzare massicci bombardamenti in vista del 9 maggio”. Per ora i colloqui di pace tra i due Paesi sembrano essere in stallo: per Mosca è “colpa dei politici ucraini”. E sulla guerra nucleare la Russia nega: “Non useremo missili atomici”.

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