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“In Onda”, Calenda punta il dito contro i giornalisti: scontro in diretta

È stato un fiume in piena Carlo Calenda. Ospite ad «In Onda», il leader di Azione ha attaccato i giornalisti presenti in studio, Luca Telese, Marianna Aprile e Marcello Sorgi in collegamento. L’ex ministro ha accusato la categoria di aver polarizzato lo scontro politico tra centrodestra e centrosinistra. (continua a leggere dopo le foto)

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“In Onda”, Calenda punta il dito contro i giornalisti: scontro in diretta

A Carlo Calenda ha replicato subito Luca Telese: «Non può dire una cosa del genere, devo difendere la mia categoria». Sulla stessa lunghezza d’onda anche la Aprile, ma soprattutto Sorgi che in collegamento ha dichiarato: «Non può dire che la colpa è dei giornalisti, non stanno così le cose». (continua a leggere dopo le foto)

“Il dibattito politico è stato polarizzato”

Calenda non è rimasto in silenzio, ha provato a spiegare nel dettaglio cosa intendesse dire: «Io non volevo dire questo, ma di certo in Italia per troppi anni il dibattito politico è stato polarizzato solo tra il centrodestra e il centrosinistra». Dopo qualche istante di imbarazzo in studio è tornata la calma. Ma l’attacco ai cronisti da parte di Calenda, certamente, farà discutere e anche a lungo. Nella mattinata di ieri il leader di Azione ha presentato il programma del terzo polo. (continua a leggere dopo le foto)

Calenda presenta il programma di Azione e Iv

«Per noi questa legislatura è uno spartiacque, che ha avuto due punti di crisi: la prima l’elezione del Presidente Mattarella, che non voleva essere rieletto, e l’altra è l’ignominia della caduta di Draghi. Chiediamo agli italiani di non dimenticare. Perché se si perde il ricordo noi ripeteremo gli stessi errori», le parole di Calenda durante la presentazione del programma della coalizione Azione-Iv. Questi ha poi sottolineato che il premier dimissionario avrebbe un ruolo importante in caso di vittoria alle urne del terzo polo: «Il nostro obiettivo è semplice: andare avanti con l’agenda Draghi e con il metodo Draghi, avere possibilmente Draghi come presidente del Consiglio, attuare le riforme del Pnrr». (continua a leggere dopo le foto)

Obiettivo? Andare avanti con l’agenda Draghi

Calenda ha attaccato i responsabili della fine dell’esecutivo: «Draghi non è caduto perché governava male, ma per l’invidia di Conte, per le voglie di Berlusconi di diventare presidente del Senato e o della Repubblica e la paura di Salvini di vedere cadere i propri consensi in favore della Meloni». E ancora: «Agli elettori del Pd dico: il tornerà 5 minuti dopo le elezioni dai 5 stelle. Basta leggere le dichiarazioni di Orlando e Speranza». Leggi anche l’articolo —> Reddito di cittadinanza addio: l’annuncio improvviso gela gli italiani. Cosa succederà

 

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