“Dobbiamo considerare che il Coronavirus ha una ampissima variabilità e una tendenza evolutiva a fare di tutto per continuare il suo ‘sporco mestiere’ che è quello di contagiare il più possibile. Per questo dobbiamo continuare nella sorveglianza virologica che in Italia si fa poco”. Comincia così la breve intervista di Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, all’«Adnkronos Salute». Leggi anche l’articolo —> Influenza 2022, Matteo Bassetti fa il punto della situazione: “È predominante sul Covid”
Covid, Pregliasco: “Rischio reinfezione con la sottovariante Kraken”
“Anche l’allerta d’interesse su ‘Kraken’, la sottovariante Covid Xbb1.5, ci dice che dobbiamo essere attenti. Ci sono segnali che arrivano dagli Usa che indicano una maggiore capacità di contagio anche rispetto a chi ha l’immunità ibrida, quindi è in grado di reinfettare”, ha sottolineato Pregliasco. Dopo la variante Gryphon, gli esperti di tutto il mondo stanno osservando con attenzione la nuova sottovariante Covid Xbb1.5, identificata come Kraken, che potrebbe “destare preoccupazione nel 2023” anche in Europa, dopo che il numero di casi negli Stati Uniti “è raddoppiato in una settimana”. (continua a leggere dopo le foto)
“Occorre aspettare dati più definitivi”
L’allarme è partito dall’epidemiologo statunitense Eric Feigl-Ding, che ha condiviso le informazioni su Twitter. “Il lato positivo è che queste mutazioni non seguono un disegno scientifico del virus ma sono inciampi e per ora non abbiamo mai avuto varianti più patogene rispetto a Omicron ‘Kraken’ potrebbe avere una immunoevasività più alta ma occorre aspettare dati più definitivi”, ha evidenziato sempre Fabrizio Pregliasco intervenendo all’«Adnkronos Salute». (continua a leggere dopo le foto)
Pregliasco avverte dei possibili pericoli: intanto la Cina condanna l’imposizione di test Covid
Intanto Pechino ha condannato l’imposizione di test Covid da parte di alcuni Paesi alle persone provenienti dalla Cina, e avverte che potrebbe prendere “contromisure” come ritorsione. La commissaria Ue alla Salute Stella Kyriakides ha confermato le indiscrezioni di stampa in merito all’offerta alla Cina di vaccini adatti alle varianti. Immediata la replica della portavoce del ministero cinese degli Esteri: “La nostra produzione di vaccini è soddisfacente, la situazione Covid in Cina è prevedibile e sotto controllo”. L’Ecdc ha rassicurato: “Nessun impatto dell’ondata cinese in Europa, quelle varianti sono già presenti in Ue e la popolazione ha un’immunità elevata”. Leggi anche l’articolo —> Tripandemia, l’allarme preoccupa gli italiani: le parole di Pregliasco