Svolta nella vicenda Matteo Bassetti e Luc Montagnier. A distanza di alcuni mesi, riemerge la polemica sull’intervento dell’infettivologo contro il Premio Nobel, avvenuto nel corso di una conferenza organizzata a Sutri da Vittorio Sgarbi. In queste ore, infatti, Matteo Bassetti è stato querelato per diffamazione dal Premio Nobel Luc Montagnier. Gli avvocati hanno depositato la denuncia il 12 Novembre 2021 e così ora tutta la questione si sposta in tribunale. A darne notizia è stato l’avvocato Tiziana Vigni, che rappresenta il Nobel francese. Vediamo ora nel dettaglio che cos’è successo tra i due personaggi pubblici. (Continua a leggere dopo la foto)
Matteo Bassetti querelato per diffamazione dal Premio Nobel Luc Montagnier
La querela, depositata lo scorso 12 novembre, si riferisce a una frase che Matteo Bassetti ha pronunciato ad agosto nel corso di un dibattito pubblico svoltosi a Sutri. Sul palco con l’infettivologo c’erano Vittorio Sgarbi, Luca Palamara e Pierpaolo Sileri. Nel corso del confronto, incentrato sulla pandemia del Coronavirus, Bassetti, per contestare le affermazioni di Montagnier, notoriamente schierato con i no-vax, ha fatto un’allusione a una possibile “demenza senile” dell’anziano Premio Nobel francese, affermando: «Anche i premi Nobel rincoglioniscono. Credo abbia un problema di demenza senile». Parole che non sono passate inosservate a Luc Montagnier, il quale ha deciso di procedere legalmente contro Bassetti. Ora, dunque, tutta la faccenda si sposta in tribunale. (Continua a leggere dopo la foto)
Il Premio Nobel francese contro i vaccini sui bambini
Matteo Bassetti ora dovrà rispondere alla querela nelle apposite sedi del tribunale. Nel frattempo, come riportato da Libero, Luc Montagnier si è schierato recentemente anche contro la vaccinazione aperta ai bambini: «Sono scandalizzato per il fatto che si vogliano vaccinare i bambini. Stiamo davvero intaccando le generazioni future. Dobbiamo sicurezza alle generazioni future e questo vale anche per l’Rna messaggero che ricevono dal vostro vaccino. L’Rna è totalmente un’incognita e la vaccinazione per tutti è una folla. Una follia vaccinale che non mi trova d’accordo». A questo punto per scoprire come andrà a finire questa storia tra i due non ci resta che attendere la sentenza finale.