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Auto sulla folla alla fermata del bus: diversi i morti tra cui un bambino

Ancora sangue, auto sulla folla – Una vicenda che lascia attoniti. Un bambino di 6 anni e un 20enne sono morti in un attentato in cui sono rimaste ferite anche altre 6 persone. Il drammatico evento si è consumato a Ramot, rione di Gerusalemme nord. Le persone erano ferme a una stazione di autobus. Il palestinese alla guida del mezzo è stato “neutralizzato” da un agente di polizia presente nelle vicinanze. Leggi anche l’articolo —> Mestre, muore il primo giorno di lavoro dopo 48 ore di agonia

Auto sulla folla alla fermata del bus: diversi i morti tra cui un bambino di 6 anni

Due morti tra cui un piccolo di sei anni, un altro bambino in fin di vita, cinque feriti. È questo il primo bilancio di un attacco diretto contro una fermata dell’autobus nella zona di Ramot, a nord di Gerusalemme. L’attentatore palestinese, come riferisce «Repubblica», era alla guida di un’auto che ha puntato contro la piccola folla in attesa, a poche ore dall’inizio dello Shabbat. (continua a leggere dopo le foto)

La dinamica dell’attacco a Gerusalemme

“Quando siamo arrivati sulla scena dell’attentato, ci siamo trovati davanti a uno spettacolo scioccante”, la testimonianza del paramedico del Magen David Adom Shraga Rosenthal. “C’erano sei vittime sdraiate l’una accanto all’altra, tra cui due erano bambini di circa 6 anni incoscienti e con traumi multipli”, ha aggiunto. La seconda vittima, un ragazzo, che si era sposato due mesi fa. Quest’ultimo è stato dichiarato morto dopo il trasporto in ospedale. Secondo quanto riportato dalla stampa israeliana, la maggior parte dei feriti apparteneva alla stessa famiglia. (continua a leggere dopo le foto)

Auto sulla folla alla fermato dell’autobus: le parole del premier Netanyahu

Il quotidiano Haaretz, citato da “Repubblica”, scrive che l’attentatore, ucciso da un ufficiale di polizia fuori servizio, si chiamava Hussein Qaraqe. L’uomo aveva 31 anni e tre figli. Era residente del quartiere di Isawiyah, ma a differenza della maggior parte dei palestinesi residenti a Gerusalemme Est aveva anche la cittadinanza israeliana. Il premier Benjamin Netanyahu, che si è insediato soltanto un mese fa, ha dichiarato: “Ho condotto una valutazione della situazione in materia di sicurezza e ho ordinato di incrementare il dispiego delle forze dell’ordine, procede con gli arresti e agire immediatamente per sigillare la casa del terrorista e demolirla”. Netanyahu su Twitter ha evidenziato poi: “Preghiamo tutti i feriti. Saluto la polizia che ha ucciso il terrorista sul posto”. E ancora: “Di fronte al terrorismo la nostra risposta è colpirlo con tutta la nostra forza e rafforzare ancora di più la presa sul nostro Paese”. Leggi anche l’articolo —> Trema ancora la terra, terremoto in Italia nella notte: tanta la paura

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