Personaggi tv. Come sta Daniele Scardina? La prima notte dopo l’operazione alla testa all’ospedale Humanitas di Rozzano è trascorsa senza particolari problematiche. Le condizioni di King Toretto, che si è sentito male il pomeriggio del 28 febbraio nella palestra Fit Square di Buccinasco alle porte di Milano, mentre si stava allenando, restano stabili, seppure in un quadro alquanto grave.
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Come sta Daniele Scardina? Le ultimissime dopo l’operazione
Daniele Scardina avrebbe avuto un’emorragia celebrale. L’atleta al momento è in condizioni stabili dopo l’intervento d’urgenza al cervello presso l’ospedale Humanitas di Rozzano (Milano). Accanto a lui ci sono i genitori e il fratello Giovanni, che anni addietro lo aveva convinto a trasferirsi da lui a Miami, negli Stati Uniti. Sono loro gli unici ammessi a fargli visita in reparto. Il malore è avvenuto al temine degli allenamenti, negli spogliatoi della palestra Fit Square. (continua a leggere dopo le foto)
Le parole del promoter dell’atleta
“Abbiamo parlato con il medico, ci ha detto che il ragazzo è stabile, che ci vuole pazienza e dobbiamo pregare e basta”, ha spiegato Salvatore Cherchi, promoter dell’atleta, fuori dal nosocomio. “L’intervento è riuscito hanno asportato tutto il sangue ed è tutto pulito. Il problema adesso è la pazienza”, ha aggiunto il manager. King Toretto aveva in programma un incontro all’Allianz Cloud di Milano il 24 marzo contro il belga Cedric Spera. Sarebbe tornato sul ring dopo la sconfitta contro De Carolis il 13 maggio dell’anno scorso. Scrive “Il Corriere della Sera” “è davvero impossibile credere, purtroppo, che Scardina possa tornare a praticare la boxe. Dopo un infortunio del genere non avrebbe mai l’idoneità per rimettersi i guantoni, ma quando si lotta per la vita, tutto questo passa in secondo piano”. (continua a leggere dopo le foto)
Come sta Daniele Scardina dopo l’operazione: tornerà mai sul ring?
Secondo il professor Mario Ireneo Sturla, specialista in medicina dello sport e coordinatore sanitario nazionale della Federazione pugilistica: “Nell’ambito di tutti gli sport ci possono essere problematiche relative a delle concussioni cerebrali dovute ad accelerazioni e decelerazioni, perché è sufficiente conoscere l’anatomia per sapere che ci sono queste vene a ponte che in seguito ad accelerazioni o decelerazioni brusche possono avere delle torsioni e produrre quelli che vengono chiamati ematomi sottodurali o emorragie cerebrali”. Sulle possibili cause, l’esperto ha dichiarato che “basta un movimento brusco del capo per poter dare una torsione di queste vene a ponte e produrre un’emorragia”. Leggi anche: Soleil Sorge, brutta notizia per lei