
Lutto nel mondo della musica: l’artista italiano è morto dopo essere andato a letto. Muore a 61 anni, compiuti il 15 luglio, e probabilmente ha avuto un malore mentre dormiva. È successo ieri pomeriggio nella sua casa a Capua.
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Muore a 61 anni il direttore d’orchestra
Claudio Colmanet direttore d’orchestra e violinista originario di Seren del Grappa (Belluno) è stato stroncato da un malore fulminante probabilmente durante il sonno. Ieri pomeriggio era andato a riposarsi, e non si è più risvegliato. A chiamare i soccorsi è stata la moglie, ma l’intervento è stato inutile. Sul posto sono accorsi l’elicottero Falco 2 e l’ambulanza medicalizzata dall’ospedale di Feltre. Il medico non ha potuto fare altro che constatare il decesso. (continua dopo la foto)
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Musica in lutto, va a letto e non si rialza più
Erano le 15:30 quando Claudio ha deciso di fare un pisolino insieme alla moglie Flora. All’improvviso ha lamentato un dolore al torace, ha alzato il braccio, è caduto all’indietro e non si è più rialzato. Il malore è stato per lui fatale. Inutile l’intervento dei soccorritori, ormai per l’uomo non c’era più nulla da fare: è stato colpito da un infarto. A quel punto non è rimasto che chiamare il carro funebre. Nessun esame serve per chiarire le dinamiche dei fatti; la salma è già a disposizione dei famigliari. (continua dopo la foto)
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Il dolore dell’amico
Nessuno si aspettava la morte prematura del famoso direttore d’orchestra e in tanti piangono la sua scomparsa. Nella sua casa di Caupo, una delle prime del paese, è arrivato subito l’amico e collega Pio Sagrillo. “È morto il maestro Claudio Colmanet. Eravamo appena tornati dal Brasile, dove eravamo stati chiamati dallo Stato del Mato Grosso che vuole fondare un’orchestra. Conoscevano Claudio e lo volevano per questa iniziativa”, ha detto con le lacrime agli occhi. Poi ha concluso: “Ci avevano perso le valige a Madrid, l’ho visto il 17 agosto per consegnarli le sue dopo che le avevano recuperate. Da allora ci siamo sentiti e oggi l’ho visto qui, nel suo letto senza vita. Non ci posso credere”.