Nuovo virus in Italia, è boom di contagi e subito scatta la psicosi: i comuni blindati – Altra terribile preoccupazione per il nostro Paese. Anche i Carabinieri forestali sono stati costretti ad intervenire per cercare di contenere la diffusione della peste suina africana (PSA) in provincia di Pavia. Il virus ha contagiato già diversi allevamenti del territorio, spingendo l’Unione Europea a portare a 172 il numero dei comuni dove saranno vietate le movimentazioni di maiali. (continua a leggere dopo le foto)
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Nuovo virus in Italia, carabinieri costretti ad intervenire: comuni blindati
Tanta la preoccupazione nel nostro Paese. La notizia è stata rilanciata da diversi giornali italiani come «Libero», che scrive: “La peste suina africana inizia a far paura. Saliti ormai a 8 i focolai registrati nella provincia di Pavia, l’Unione europea prende i primi provvedimenti. Sono infatti state estese su tutto il Pavese le zone di protezione e di sorveglianza con piccole differenze tra un territorio e l’altro. Ad esempio Zinasco, Dorno e Montebello della Battaglia, là dove si trovano allevamenti infetti, sono stati inseriti nella zona di protezione, mentre Vigevano e la Lomellina come Pavia e il Pavese, nella zona di sorveglianza“. (continua a leggere dopo le foto)
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Peste suina africana a Pavia: l’Ue blinda tutta la provincia
Stando a quanto riportato dal «Giorno» appartengono alla zona di restrizione anche I Colli verdi, Volpara e Rocca de’ Giorgi e alla zona di restrizione II Brallo di Pregola, Santa Margherita Staffora, Menconico, Romagnese, Zavattarello, Val di Nizza, Montesegale, Godiasco Salice Terme, Ponte Nizza, Bagnaria, Cecima, e Varzi. (continua a leggere dopo le foto)
Il comunicato ufficiale
Come dicevamo in apertura, per contenere il fenomeno, sono intervenuti anche i Carabinieri. Sono già operative, giorno e notte, 11 pattuglie per la tutela forestale nelle aree interessate dai focolai di peste suina africana. Il gruppo dei carabinieri è supportato da altre 10 unità provenienti dalle vicine provincie di Cremona, Milano e Varese. Si legge nel comunicato diffuso dall’Ansa: “La misura emergenziale è stata stabilita di concerto con i vertici dell’Ats che hanno valutato positivamente l’opportunità di impiegare nuove risorse umane per garantire la sicurezza del territorio dal rischio di possibili infezioni. Come noto, infatti, la PSA risulta essere particolarmente contagiosa e tutte le Istituzioni hanno convenuto sulla necessità di incrementare le misure di sicurezza attiva nelle zone di protezione e sorveglianza, dove sono più incisive le linee guida per il contenimento del virus. Una risposta efficace e concreta a supporto della popolazione e delle attività produttive e che conferma ulteriormente la collaborazione e la sinergia tra l’Arma e tutte le Istituzioni”.