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Italia, trova 245 milioni a casa del fratello morto: poi la beffa

Italia, trova 245 milioni a casa del fratello morto: poi la beffa – Immaginate di trovare 245 milioni di lire, circa i 126mila euro di oggi, e poi scoprire con disappunto che non potrete mai spenderli. La gioia della novità è stata subito rimpiazzata dalla più grande delle frustrazioni. Il protagonista di quest’incredibile vicenda si chiama Giuseppe Antonio Bagnato. (continua a leggere dopo le foto)

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Italia, trova 245 milioni a casa del fratello morto: poi la beffa

Come racconta «Il Messaggero», che si è occupato approfonditamente del caso, Giuseppe Antonio Bagnato, un ex commissario di polizia di Roma ora in pensione, aveva ritrovato nel gennaio del 2019 ben 245 milioni e 218mila lire (equivalenti a circa 126mila euro). Le banconote, di vario taglio, erano riposte nel sottofondo del cassetto di un armadio dell’appartamento che Bagnato aveva ereditato da suo fratello deceduto nel 2018. Nonostante la lira italiana sia andatA fuori corso già dal 2002, con l’entrata in vigore dell’euro, l’uomo non aveva cambiato questa notevole somma né ne aveva fatto parola con qualcuno di possederla. (continua a leggere dopo le foto)

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La testimonianza del signor Bagnato al «Messaggero»

«Mentre con mio figlio Luca stavo sgomberando questo piccolo appartamento a Roma, per poi fare dei lavori di ristrutturazione, ho trovato, con mio grande stupore, un malloppo da 245 milioni e 218mila lire. Mio fratello non mi aveva mai detto di avere questi soldi, né tanto meno di averli nascosti in quel cassetto. Viveva da solo ed era un grande risparmiatore. Non so perché non li avesse depositati in banca, né perché non li avesse convertiti in euro finché era possibile farlo», ha raccontato Bagnato a «Il Messaggero». C’erano 2.059 banconote da centomila lire, 630 da cinquantamila lire, 557 da diecimila lire, 298 da cinquemila lire, 126 da duemila lire e 506 da mille lire. (continua a leggere dopo le foto)

Euro

“Mi sono rivolto alla Banca di Italia ma…”

«Successivamente a questa incredibile scoperta, mi sono rivolto alla Banca d’Italia per chiedere di cambiare le lire in euro, ma mi è stato risposto che non era più possibile farlo perché erano ormai trascorsi più di dieci anni dall’entrata in vigore della moneta unica. Insomma, quello che credevo fosse un tesoro si è rivelato, per ora, un cumulo di carta straccia. Ovviamente non li butto, finché non saprò con certezza che non si possono convertire», ha chiarito Bagnato. (continua a leggere dopo le foto)


Italia, trova 245 milioni a casa del fratello morto: poi l’amara scoperta

Il 70enne, come rivela «Il Messaggero», si è rivolto a un’associazione per chiedere assistenza legale. Non è ancora escluso che però Bagnato possa beneficiare del suo tesoro: «Attualmente in Italia esiste una prescrizione ordinaria decennale per l’esercizio dei diritti di credito – spiega uno dei legali dell’Associazione GiustItalia – prescrizione che non esiste in tutti gli altri Paesi della Comunità europea dove è ancora possibile “cambiare” in euro l’ex moneta nazionale. Ma, secondo l’articolo 2935 del codice civile, il termine di 10 anni decorre da quando il soggetto può far valere il proprio diritto; quindi, in questo caso, dalla data di ritrovamento delle banconote».

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