SOCIAL. Una svolta drammatica nel caso dei due giovani veneti, Giulia Cecchettin e Filippo Turetta, scomparsi da sabato sera. Un video, che mostrerebbe Filippo Turetta aggredire Giulia Cecchettin, è stato acquisito dagli inquirenti. Queste immagini, registrate da una telecamera dello stabilimento di Dior a Fossò, dove erano state ritrovate macchie di sangue e capelli, potrebbero rappresentare una prova cruciale per la risoluzione del caso.
Leggi anche: Giulia e Filippo, sono ore di crescente angoscia: perché si cerca in due posti diversi
Leggi anche: Giulia Cecchettin, trovate ciocche di capelli: cosa si sospetta ora
Il video dell’aggressione: nuovi indizi emergono
Il video, che cattura l’aggressione lungo la strada di Fossò, rappresenta una svolta significativa nelle indagini. Le telecamere di sorveglianza dello stabilimento di Christian Dior, vicino al luogo del ritrovamento delle tracce ematiche e dei capelli, hanno registrato l’evento. L’acquisizione di queste immagini ha condotto gli investigatori a svolgere ulteriori ricerche, tra cui una perquisizione presso la casa di Filippo Turetta a Torreglia.
Leggi anche: Giulia e Filippo scomparsi, il drammatico ritrovamento poco fa
Leggi anche: Giulia Cecchettin, l’annuncio della famiglia: “Trattenuta contro la sua volontà”
Risvolti e reazioni delle famiglie e della comunità
Mentre il caso continua ad evolversi, le famiglie di Giulia e Filippo vivono momenti di estrema angoscia. Il legale della famiglia Cecchettin ha espresso una speranza cauta, sottolineando che l’indagine è ancora in corso e che le famiglie attendono con ansia ulteriori sviluppi. L’Associazione Penelope, che assiste la famiglia di Giulia, ha evidenziato il profondo impatto emotivo che questa situazione ha avuto, invitando chiunque abbia informazioni a farsi avanti, anche anonimamente.
Il legale che segue la famiglia Ceccettin nel caso comunica: “Il Procuratore ci ha avvisato prima dell’emissione del comunicato un fatto che abbiamo molto apprezzato. Capisco il riserbo sulle indagini, è un’indagine complessa ed è giusto che seguano il loro percorso; noi aspettiamo anche e questo passo avanti è preoccupante”. “Speriamo in una soluzione nel breve — ha aggiunto il legale — perché ogni momento che passa per la famiglia complica tutto. Finché c’è da sperare noi speriamo e non ho nulla da commentare. Non sappiamo nulla sull’esito degli esami sulle tracce ematiche e sulle eventuali immagini di telecamere del piazzale dove sono stati visti l’ultima volta”.