Il premier Mario Draghi ha reso un’informativa urgente prima alla Camera e poi al Senato sul conflitto russo-ucraino. L’Italia ha reagito subito allo scoppio della guerra, convocando al Ministero degli Affari Esteri l’ambasciatore della Federazione russa. In questo articolo vi riportiamo la posizione dell’Italia pronunciata dal premier Draghi sulla guerra tra Russia e Ucraina. (Continua dopo la foto…)
Il conflitto russo-ucraino
Il conflitto russo-ucraino è iniziato nel febbraio 2014. I principali motivi di scontro sono lo status della Crimea, della regione del Donbass e la possibile adesione dell’Ucraina alla NATO. Nel febbraio 2014, gruppi di soldati russi hanno preso il controllo di una serie di posizioni strategiche ed infrastrutture in Crimea. La regione è stata poi integrata nella Federazione russa il 16 marzo attraverso un referendum. Nell’aprile 2014 si sono formate due repubbliche popolari indipendenti, Doneck e Lugansk, in seguito alle proteste pubbliche pro-Russia nell’area di Donbass dell’Ucraina, sfociate in una guerra tra governo ucraino e separatisti russi.
La tensione è tornata a salire di recente. Il presidente russo Vladimir Putin ha letteralmente invaso l’Ucraina, dichiarando di voler demilitarizzare il paese senza occuparlo. L’armata russa ha colpito la capitale Kiev, la città di Kharkiv e i due porti di Odessa e Mariupol. L’azione russa ovviamente è stata condannata dalla Nato e dalla maggior parte degli Stati presenti al suo interno. (Continua dopo la foto…)
Invasione Ucraina, gente in fuga: code ai bancomat, limitati i prelievi
Ucraina, colpi di mortaio contro il ministro: la notizia gela il mondo
Guerra Russia-Ucraina, l’annuncio di Mario Draghi
Il premier Mario Draghi ha reso una informativa urgente prima alla Camera e poi al Senato sulla situazione in Ucraina: “Il ritorno della guerra in Europa non può essere tollerato. L’Italia condanna con assoluta fermezza l’invasione, che giudichiamo inaccettabile. L’attacco è una gravissima violazione della sovranità di uno Stato libero e democratico, dei trattati internazionali, e dei più fondamentali valori europei. Voglio esprimere ancora una volta la solidarietà del popolo e del Governo italiano alla popolazione ucraina e al Presidente Zelensky”. Draghi ha poi annunciato di aver convocato al Ministero degli Affari Esteri l’ambasciatore della Federazione Russa: “Abbiamo richiamato Mosca a cessare l’offensiva, a ritirare le forze in modo incondizionato, e abbiamo ribadito il pieno sostegno italiano all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina”.