Al Bano in passato aveva espresso la propria stima per il presidente russo e si era pure esibito per quest’ultimo, ma ora davanti all’attacco militare all’Ucraina è rimasto completamente senza parole. Il cantante è molto apprezzato in tutti e due i Paesi. Anche se nel 2019 ha avuto un incidente diplomatico a Kiev: era stato inserito nella blacklist dei personaggi sgraditi e considerati pericolosi dall’Ucraina, per le sue simpatie nei confronti di Putin. Ora l’artista spera nella fine del conflitto tra Russia e Ucraina e si offre addirittura come “mediatore”. Vediamo insieme che cosa ha dichiarato all’Adnkronos. (Continua a leggere dopo la foto)
Al Bano, si propone come “mediatore” tra Russia e Ucraina: cosa sta succedendo
Durante una lunga intervista all‘Adnkronos, Al Bano ha espresso la sua personale opinione sulla guerra in corso tra Russia e Ucraina. Il cantante è arrivato addirittura ad offrirsi come mediatore tra le due parti: «Se potessi essere di aiuto per la pace andrei a cantare sul Pripyat pure di notte, pure a -30 gradi. Vedere le immagini della gente disperata sotto le bombe, dei bambini con lo sguardo perso mi fa stare male. Rinnovo l’appello al presidente Putin e alla Nato perché si impegnino tutti al massimo per uscire da questa situazione orrenda». Poi ha aggiunto: «Io sono nato nel 1943: ho vissuto la guerra senza averla capita. Ero troppo piccolo ma il rumore delle bombe mi è rimasto dentro. E mi auguro con tutto me stesso che i miei figli e i figli dei miei figli non debbano vivere questa esperienza di barbarie, di dolore, di paura. Spero che i delegati abbiano ben presente la posta in gioco». (Continua dopo la foto)
“Attenti ai corsi e ricorsi storici”
Sempre durante la lunga chiacchierata con l’Adnkronos, Al Bano, profondamente scosso dal conflitto nel cuore dell’Europa, ha concluso dicendo: «Attenti ai corsi e ricorsi storici: nel secolo scorso, dopo la Prima Guerra Mondiale arrivò la Spagnola. Spero proprio che oltre 100 anni di storia non siano passati invano e che non vogliamo proporre questa disgrazia al contrario, passando, dopo due anni di Covid, che ha già messo in ginocchio il mondo intero, alla Terza Guerra Mondiale».