La guerra tra Russia e Ucraina è giunta al quindicesimo giorno: l’orrore delle bombe sparate dall’esercito russo contro obiettivi civili non si ferma. Ad Antalya, in Turchia, si sono incontrati per la prima volta il ministro degli esteri russo Lavrov e il suo omologo ucraino Kuleba: sul tavolo c’era l’ipotesi di una neutralità di Kiev. I colloqui sono terminati dopo meno di due ore senza portare a nulla. L’economia russa continua ad essere colpita duramente dalle sanzioni occidentali: Mosca potrebbe andare in default. Nel frattempo le immagini della guerra viaggiano sul web e raggiungono ogni parte del mondo. L’attacco all’ospedale di Mariupol ha scosso l’animo di molte persone. Anche Rita Dalla Chiesa ha detto la sua su Twitter. (Continua dopo la foto)
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Rita Dalla Chiesa, l’amaro sfogo su Twitter dopo dall’attacco all’ospedale di Mariupol
Le immagini del bombardamento dell’ospedale di Mariupol sono terrificanti. I russi hanno negato ogni responsabilità: colpire l’ospedale non era un obiettivo, ma il terrificante “effetto collaterale” del fatto che le bombe vengono sganciate da altezze molto elevate per evitare la contraerea e per questo mancano di precisione nel colpire gli obiettivi prefissati, finendo teoricamente in zone non programmate. Resta comunque il fatto che la strage di civili continua senza sosta. Dopo aver visto le immagini delle rovine dell’ospedale e dei pazienti bisognosi d’aiuto, Rita Dalla Chiesa ha deciso di dire la sua attraverso un breve messaggio sul suo profilo Twitter. La donna si è posta una serie di quesisti, che molto probabilmente non troveranno risposta: «Ma le vede le immagini dei bambini e dei palazzi sventrati Putin? Sa cosa significa colpire un ospedale psichiatrico? Come si fa a chiedere un tavolo diplomatico davanti a un massacro del genere?» (Continua dopo la foto)
Le risposte degli utenti sotto il suo post
Il Twitter di Rita Dalla Chiesa sulle stragi in Ucraina ha attirato l’attenzione dei suoi followers, i quali hanno risposto in massa. Tra i vari commenti si legge: “Ma con che faccia si ripresenterà al mondo?”, “Se gli importava non avrebbe continuato a fare fuoco anche con i corridoi umanitari aperti” e ancora: “Penso che non interessi nulla a questo individuo”. Naturalmente, non tutti hanno condiviso le sue parole: “È una notizia manovrata. L’ospedale di Mariupol è inattivo da inizio guerra e il personale è stato mandato via dall’8 scorso perché vi si sono stabiliti dei militari ucraini. Donne, bambini e personale non erano nell’ospedale al momento del bombardamento”. A questa affermazione, la Della Chiesa ha risposto: “Ma certo, come no”.