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Bimba morta in auto, il sindaco del paese rompe il silenzio sui genitori

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Si chiamava Agnese, aveva soltanto un anno. La piccola è rimasta vittima di una tragedia nella giornata di ieri, giovedì 18 luglio 2024. Il padre l’ha dimenticata sul sedile posteriore della sua auto, parcheggiata sotto al sole nello spiazzo davanti all’azienda dove lui lavora. La piccola quindi è rimasta chiusa nell’abitacolo dell’auto che, con le alte temperature di questi giorni, si è trasformato in una fornace. Una trappola letale che non ha lasciato scampo alla piccola Agnese. Dopo la tragedia, il sindaco del paese dove è avvenuto il drammatico incidente ha detto qualche parola indirizzata ai genitori della piccola. (Continua dopo le foto)

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Bambina morta in auto a Marcon, le parole del sindaco

Bambina morta in auto: la tragedia

Una bambina di un anno è morta ieri, giovedì 18 luglio 2024, dopo essere rimasta chiusa per diverse ore in un’auto nell’area industriale di Marcon, in via Pialoi. In base ad una prima ricostruzione eseguita dai carabinieri, pare che la figlia fosse insieme al padre la mattina. L’uomo avrebbe dovuto accompagnare la piccola all’asilo intorno alle 8. Andando al lavoro però, si sarebbe dimenticato di avere la piccola dietro e quindi l’avrebbe lasciata in macchina nel parcheggio dell’ufficio (la sede della Lodes, un’azienda di sistemi di illuminazione). Un errore che per la piccola è risultato fatale. Sono stati i colleghi dell’uomo ad accorgersi che la bimba era in macchina. (Continua dopo le foto)

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La piccola è morta a causa del caldo

Erano circa le 14 quando il padre è tornato al veicolo e ha chiamato i soccorsi, dopo che alcuni colleghi avevano notato la piccola lasciata in auto. Agnese Chinellato purtroppo non ce l’ha fatta: è rimasta troppo tempo sotto il calore incandescente del sole. In questi giorni dove il caldo estivo è particolarmente intenso, la temperatura interna di un veicolo parcheggiato al sole può superare di 15°C quella esterna, arrivando nei periodi più torridi anche oltre i 50°C e creando condizioni non tollerabili dal corpo umano, specialmente quello dei bambini. Il presidente del Veneto, Luca Zaia ha chiesto in un post “di tutelare la famiglia in questo momento di dolore indescrivibile. E’ una notizia che strappa il cuore”. Cosa ha detto il sindaco di Macron?

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