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“Abbiamo solo 12 minuti”: yacht affondato, non ci sono buone notizie

Continuano le ricerche dei sei dispersi dello yacht Bayesian affondato davanti al Porticello, in provincia di Palermo. L’imbarcazione si trova a 56 metri di profondità ed e le operazioni di ricerca si stanno rivelando davvero difficili. Già dalle prime ore del mattino di oggi, 21 agosto, i Vigili del Fuoco, la capitaneria di Porto e diversi tecnici e ingegneri si sono incontrati a Porticello per fare il punto della situazione e per poi riprendere le immersioni.  Finora soltanto il corpo del cuoco dell’imbarcazione è stato recuperato dai sommozzatori.

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Yacht affondato, non ci sono buone notizie

Il veliero a largo con all’orizzonte il temporale in arrivo. E’ l’ultima immagine della barca a vela di 57 metri chiamata Bayesian, affondata tra le 4 e le 5 del mattino di lunedì 19 agosto a Porticello, a largo di Santa Flavia (Palermo). A 48 ore dal naufragio della barca, scatenato da una violenta tempesta, i soccorritori ancora non sono riusciti a recuperare nessuno dei dispersi che si suppone siano rimasti bloccati nell’imbarcazione tra cui il miliardario Mike Lynch e la figlia.

Una operazione che si sta rivelando difficilissima a causa delle condizioni in cui si trova lo yacht, poggiato sul fondale a 56 metri di profondità. Delle 22 persone a bordo, 15 sono riuscite a salvarsi, una vittima accertata (il cuoco di origini canadesi Ricardo Tomas) e sei i dispersi, tra cui il proprietario della barca a vela battente bandiera inglese, Mike Lynch, conosciuto come il ‘Bill Gates britannico’, la figlia diciottenne e il presidente della Morgan Stanley International Jonathan Bloomer. (continua dopo la foto)

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Le difficili operazioni

Ieri sera gli speleo sub, arrivati dalla Sardegna e dal Lazio, sono entrati nello scafo del Bayesian da una vetrata raggiungendo, «passo dopo passo», gli spazi comuni della barca incontrando decine di oggetti galleggianti ma non hanno raggiunto le cabine.
Lo scafo si trova a più di 50 metri di profondità, è piegato su un lato e, almeno questo emerge dai primi rilievi, non presenterebbe delle falle. Non solo, anche l’albero risulterebbe integro, anche se per avere la certezza bisognerà attendere che il veliero sia riportato in superficie. I sommozzatori della Guardia Costiera stanno ispezionando lo scafo dall’esterno con un Rov, un robot telecomandato, mentre gli speleo sub dei vigili del fuoco sono riusciti ad aprirsi un varco per accedere all’interno dell’imbarcazione, dove si ritiene siano intrappolati i corpi dei dispersi. (continua dopo la foto)

“Abbiamo solo 12 minuti”


Quello che si sono trovati davanti i sommozzatori sembra “uno scenario da Costa Concordia ma in piccolo” dove è complicato “avanzare a causa di ostacoli e spazi molto ridotti“, come ha detto l’ispettore Marco Tilotta dei sommozzatori. I sub scendono due per volta e possono restare in profondità, a 50 metri circa, dove si trova lo scafo, per non più di 12 minuti. Poi devono riemergere. L’unica speranza dei soccorsi è la possibilità di bolle d’aria all’interno delle cabine dove sono rimasti bloccati i dispersi. “Hanno una finestra temporale molto ristretta per cercare di trovare le persone bloccate all’interno, sperando che ci sia una sacca d’aria” ha spigato Nick Sloane, che ha lavorato alle operazioni di salvataggio della Costa Concordia”

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