Nella giornata di ieri, 22 Settembre 2021, il Governo guidato dal premier Mario Draghi ha approvato l’ordine del giorno di Giorgio Trizzino, deputato del Gruppo Misto ed ex Movimento 5 Stelle, ovvero quello riguardante i virologi in Tv. Da oggi i virologi potranno apparire in televisione solo se autorizzati dalla propria struttura sanitaria. Questa scelta del Governo ha scatenato una vera e propria rivolta. Tantissimi i nomi noti, da Matteo Bassetti a Massimo Galli, che hanno preso in mano la situazione e hanno detto la loro dichiarandosi completamente contrari a tale decisione. (Continua a leggere dopo la foto)
Regole per accedere in Tv: virologi in rivolta
I virologi sono sul piede di guerra dopo l’approvazione alla Camera, recepita dal governo, su un ordine del giorno che impegna l’esecutivo a regolamentare la partecipazione degli scienziati alla trasmissioni televisive, oltre che a interviste con giornali e radio, con regole potenzialmente più stringenti. Il primo a scagliarsi contro la scelta del Governo è stato il direttore della Clinica di malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, il quale, come riportato da Open.online, ha dichiarato: «Non si può mettere il bavaglio a medici e professori universitari che parlano di come si evolve una malattia infettiva come il Covid perché, fino a prova contraria, siamo in uno stato democratico. Limitare la libertà di parlare sarebbe gravissimo, scandaloso, questo è fascismo. Sarebbe una norma che rasenta la stupidità, il ridicolo».
Rimanendo sempre sul tema dei virologi in Tv, il pensionando primario del Sacco di Milano, Massimo Galli, ha aggiunto: «Certo ci sono persone che dicono assolute sciocchezze, altri che dicono e poi disdicono, e ci sono anche professionisti che spiegano le cose come stanno. Ma in questo caso siamo al grottesco: impedire ai medici di esprimersi è come dire che un avvocato non può discutere di argomenti giuridici in tv e sui giornali o un ingegnere di argomenti tecnici».
Una piccola provocazione ai politici
A quanto pare non dovrebbero essere controllati solo i virologi che vanno in Tv a parlare di Covid, ma anche tutte quelle persone in generale che lo fanno, dai politici ai vari “esperiti”. Su questa linea di pensiero è intervenuto Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano, il quale, come riportato da Open.online, immagina: «una Carta che contenga modalità e principi per la divulgazione di notizie scientifiche. Una Carta che valga anche per politici, giornalisti, avvocati, cosiddetti esperti, tutti coloro che intervengono sui media». Una chiara provocazione che però porta con sé ulteriori interrogativi: «Ma poi – aggiunge il medico – non si sa chi è che dovrebbe controllare».