Social. Gino Panaiia trovato morto: dallo scooter rotto al telefono mai trovato, cosa non torna – Il mistero riguardante Gino Panaiia, il 25enne scomparso nella notte di Halloween nel Milanese, sta per giungere a una svolta. Il suo corpo è stato recuperato ieri, giovedì 7 novembre 2024, dalle acque del Naviglio Grande, a sud di Milano, dopo un’ampia e meticolosa ricerca a terra e nei canali tra Milano e Pavia. Dalle prime analisi effettuate, sul cadavere non sono stati riscontrati evidenti segni di violenza. Tuttavia, gli inquirenti dell’Arma continuano a indagare per comprendere le circostanze della morte e non escludono la possibilità di un contesto violento.
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Gino Panaiia trovato morto: cosa non torna
L’autopsia su Gino Panaiia, il 25enne scomparso ad Halloween, verrà effettuata a breve e fornirà probabilmente le risposte necessarie per comprendere le cause del suo decesso. Tuttavia, è chiaro che le incertezze che circondano il caso stanno diminuendo, poiché al momento non ci sono evidenze che colleghino la sua scomparsa e morte a segni di violenza o dolo. Sarà solo dopo l’esame autoptico che si potrà definitivamente confermare o escludere la presenza di lesioni riconducibili a un’aggressione. Una prima ricognizione esterna effettuata dai medici legali non ha riscontrato tali segni. Gino risiedeva a Zibido, ma la sua famiglia proviene dal quartiere Barona di Milano. Il corpo è stato recuperato dai Vigili del Fuoco in un tratto del Naviglio tra Casarile (Milano) e Rognano (Pavia). Nonostante i tatuaggi abbiano facilitato l’identificazione quasi immediata, le condizioni del corpo in acqua, pur definite ‘buone’, complicano le valutazioni a occhio nudo.
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