Sergej Aleksandrovič Karaganov è un politologo russo. È a capo del Consiglio di politica estera e della difesa, un istituto che si occupa di analisi della sicurezza, fondato da Vitalij Šlykov. È preside della Facoltà di Economia Mondiale e Affari Internazionali presso la Scuola Superiore di Studi Economici dell’Università di Mosca. Stretto collaboratore di Evgenij Primakov, è stato consigliere presidenziale sia di Boris El’cin che di Vladimir Putin. L’uomo, molto vicino al Presidente russo, ha fatto un annuncio scioccante che ha lasciato tutti gli italiani senza parole. (Continua a leggere dopo la foto)
Karaganov, l’annuncio del fedelissimo di Putin lascia senza parole gli italiani
Secondo Sergey Karaganov, fedelissimo di Vladimir Putin nonché ex consigliere del presidente russo, l’obiettivo russo è quello di rendere l’Ucraina neutrale. Al Corriere della Sera, il politologo ha dichiarato: «Molti non sono in grado di difendersi. Hanno risparmiato sulla sicurezza. Si sono messi in questa posizione scomoda e l’Europa non è considerata più un attore serio». Tra i paese europei che si trovano a dover fronteggiare problemi legati alla sicurezza c’è anche l’Italia.
Karaganov ha ribadito che l’assenza di investimenti per la sicurezza e la difesa è stato “uno dei gravi errori” a favore del “loro ideale di pace eterna”. Poi ha aggiunto: «Ci sono minacce reali che vengono da Sud e il mondo sta diventando pericoloso. Se dipendete dall’America, state svendendo la vostra sicurezza perché gli americani fanno i loro interessi. L’Ucraina è stata costruita dagli Stati Uniti e altri Paesi Nato come una punta di diamante per avvicinare la macchina militare occidentale al cuore della Russia. Vediamo ora quanto fossero preparati alla guerra. E il nazismo non riguarda solo l’essere contro gli ebrei. Nazismo è supremazia di una nazione sull’altra. Nazismo è umiliazione delle altre nazioni». (Continua a leggere dopo la foto)
“La guerra era inevitabile”
Sempre alle pagine del Corriere della Sera, Sergey Karaganov ha aggiunto: «Nel 2008 c’era un piano di rapida adesione. Fu bloccato, ma da allora l’Ucraina è stata integrata nella Nato. È stata riempita di armi e le sue truppe sono state addestrate dalla Nato, il loro esercito è diventato sempre più forte. Abbiamo assistito a un aumento del neonazismo, l’Ucraina stava diventando come la Germania nel 1936-’37. La guerra era inevitabile. Abbiamo deciso di colpire prima che la minaccia diventasse ancor più letale».