
“Ma signora, lei è morta!”. È questa l’incredibile risposta che una donna di 66 anni, residente ad Auronzo di Cadore, si è sentita dire al telefono dopo mesi di silenzio da parte della ditta incaricata di ristrutturarle il bagno. Una frase surreale, tanto da sembrare uscita da una sceneggiatura tragicomica, ma che invece cela una vicenda inquietante. (Continua dopo le foto)
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Il “funerale” pagato con i soldi per la ristrutturazione del bagno
La donna aveva versato oltre 8mila euro a una nota azienda della provincia di Torino per la ristrutturazione completa del bagno. Dopo aver atteso invano l’inizio dei lavori, ha scoperto che nei registri della ditta risultava deceduta. Dopo numerosi tentativi di contatto, la donna è riuscita finalmente a parlare con una centralinista che, imbarazzata, le ha spiegato che il denaro da lei versato era stato “utilizzato” per coprire le spese del suo presunto funerale. A fare richiesta sarebbe stato un certo “signor Pasquale”, presentatosi come marito della donna e incaricato di sistemare le pratiche dopo la sua morte. (Continua dopo le foto)
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La truffa del signor Pasquale
Ma chi è Pasquale? L’uomo sarebbe effettivamente un vecchio conoscente della signora, ma con cui non aveva rapporti stretti né motivi per occuparsi di affari tanto personali. Fatto sta che i lavori non sono mai partiti, e la signora si ritrova ora senza bagno ristrutturato e con oltre 8mila euro “spariti”. Ha quindi deciso di intraprendere un’azione legale, affidandosi a un avvocato per cercare di ottenere la restituzione della somma e fare chiarezza su quanto accaduto. La donna ha dovuto dimostrare di essere viva attraverso telefonate, certificati ufficiali e perfino una videochiamata. Come ha reagito la signora a quest’assurda vicenda?
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