Ieri sera, 20 Aprile 2022, su Ria 3 è andata in onda una nuova puntata di Cartabianca, il programma di approfondimento condotto da Bianca Berlinguer. Il professore di sociologia del terrorismo alla Luiss, Alessandro Orsini è stato ospite nel salotto di Cartabianca e le sue affermazioni sul delicato tema del fascismo hanno lasciato il pubblico da casa e in studio completamente senza parole. Le dichiarazioni di Orsini sulla vita di suo nonno al tempo del fascismo hanno fatto discutere parecchio. Vediamo nel dettaglio che cosa ha dichiarato. (Continua a leggere dopo la foto)
“Cartabianca”, Alessandro Orsini parla del fascismo: cala il gelo nello studio della Berlinguer
Dopo una lunga discussione nello studio di Cartabianca tra Alessandro Orsini e il giornalista Antonio Caprarica sulla guerra in Ucraina, si è arrivati a parlare anche di fascismo. Su questo delicato tema storico Orsini ha detto: “L’Italia, fino al 1945, non è mai stata una vera democrazia liberale. Col fascismo, una dittatura, mio nonno ha avuto comunque un’infanzia felice”. Dopo la sua affermazione è sceso il gelo nello studio di Bianca Berlinguer. Poi il noto professore ha aggiunto: “Sono un ricercatore sul campo e vi posso garantire che in Paesi mediorientali, come l’Oman, c’è un sultanato ma con una società fondata sulla famiglia. Io sono un antifascista radicale. L’Occidente non sta facendo nulla per la pace. Dobbiamo renderci disponibili a riconoscere l’indipendenza del Donbass e a ritirare le sanzioni. Draghi deve dire che non invierà più armi a Zelensky”.
Il video dello “scivolone” di Orsini è stato riportato da un utente Twitter che ha commentato il tutto così: “Ecco il contributo del servizio pubblico alla vigilia del 25 aprile: l’infanzia felice del nonno di Orsini sotto il fascismo. Che vergogna, per mezzo punto di share e per promuovere lo spettacolo teatrale dell’opinionista. Ha ragione chi chiede l’abolizione del canone Rai”. (Continua a leggere dopo la foto)
Le critiche a Mario Draghi e Enrico Letta
Alessandro Orsini non ha criticato anche il Premier Mario Draghi e Enrico Letta. Nel primo caso, infatti, ha detto che il nostro governo “è totalmente subordinato agli Stati Uniti”. Poi ha accusato il segretario del Pd di ambire “a prendere il posto del segretario della Nato, Stoltenberg”. Infine, il professore ha dichiarato più volte di essere contrario all’invio di armi in Ucraina: “Sono in contatto con famiglie di Mariupol che mi scrivono tutti i giorni e mi dicono: ‘Professore, parli. Voi italiani siete impazziti a dare armi’. Queste donne mi scrivono con bambini morti che non hanno voce”.
Ecco il contributo del servizio pubblico alla vigilia del 25 aprile: l'infanzia felice del nonno di Orsini sotto il fascismo.
Che vergogna, per mezzo punto di share e per promuovere lo spettacolo teatrale dell'opinionista.
Ha ragione chi chiede l'abolizione del canone Rai. pic.twitter.com/Di913kNrP4— Michele Anzaldi (@Michele_Anzaldi) April 20, 2022