La leggendaria casa automobilistica tedesca ha ufficialmente dichiarato bancarotta presso il tribunale distrettuale di Saarbrücken, concludendo un’era di oltre quattro decenni. Questo marchio, tra i più prestigiosi dell’industria automobilistica tedesca, era rinomato per la sua produzione artigianale di auto sportive uniche, tra cui spiccano la Imperator 108i e la Commendatore 112i.
La notizia della procedura di insolvenza segna un momento storico per il settore automobilistico tedesco, con la chiusura di un marchio che ha rappresentato un simbolo di innovazione e stile. La fine di Isdera è considerata un colpo significativo per l’industria manifatturiera tedesca, che perde uno dei suoi emblemi di eccellenza.
Negli ultimi tempi, Isdera ha cercato di rinnovarsi attraverso lo sviluppo di veicoli elettrici e partnership strategiche con aziende cinesi, ma questi sforzi non sono riusciti a generare il successo sperato sul mercato globale.
La fine di un’era con la procedura di insolvenza di Isdera
Fondata nel 1982 da Eberhard Schulz, Isdera ha rappresentato per molti anni un faro per gli appassionati di auto sportive artigianali, grazie a soluzioni tecniche innovative e design all’avanguardia. Le sue auto erano caratterizzate da porte ad ali di gabbiano, specchietti periscopici e motori modificati di origine Mercedes-Benz e Porsche.
Ogni veicolo era personalizzato secondo le esigenze del cliente, con un processo di acquisto che richiedeva un contatto diretto con i dirigenti dell’azienda. I volumi di produzione limitati hanno reso le auto Isdera delle vere rarità da collezione.
I modelli più celebri includono la Imperator 108i, ispirata alla Mercedes CW311, e la Commendatore 112i, una supercar futuristica del 1993 con un potente motore V12 Mercedes-Benz da 620 cavalli. Quest’ultima fu prodotta in un unico esemplare, venduto all’asta nel 2021 per 1,2 milioni di euro.
I prezzi delle vetture Isdera, già durante la loro produzione, variavano tra 100.000 e 400.000 euro, a seconda delle personalizzazioni richieste.
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