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Aereo precipitato, la voce inquietante dal comandante: cosa salta fuori

Aereo precipitato, la voce inquietante dal comandante: cosa salta fuori –Emergono nuovi inquietanti dettagli sull’incidente del volo Air India 117 partito da Ahmedabad e diretto a Londra, precipitato il 12 giugno scorso pochi istanti dopo il decollo. A bordo del Boeing 787 Dreamliner si trovavano 241 persone, tutte decedute nello schianto insieme a diversi civili a terra, per un bilancio complessivo di 260 vittime. Le ultime rivelazioni, riportate dal Corriere della Sera sulla base di fonti occidentali, gettano una luce ancora più cupa sulla dinamica: la scatola nera ha registrato una discussione drammatica tra i due piloti, un alterco che potrebbe essere stato decisivo.

Aereo precipitato, la voce inquietante dal comandante: cosa salta fuori

Le registrazioni audio descrivono un clima di crescente tensione in cabina. A pochi secondi dal decollo, il secondo pilota Clive Kunder chiede ripetutamente al comandante Sumeet Sabharwal spiegazioni su quanto stava accadendo: “Perché li hai spenti?”, riferendosi ai motori. La risposta, altrettanto angosciata, è “Non l’ho fatto”. Secondo gli esperti, si tratta di un passaggio chiave. Il flusso di carburante ai motori potrebbe essere stato interrotto, per errore o volontariamente. Un’azione in teoria protetta da una sicura di sicurezza, pensata per evitare manovre accidentali. Ma quella frase, quel botta e risposta, alimenta l’ipotesi che qualcosa sia andato storto proprio sul piano umano.

Le autorità indiane nel mirino: rapporto poco trasparente?

La tesi che prende corpo è quella del fattore umano, come possibile causa dell’incidente, a discapito della linea ufficiale finora sostenuta dalle autorità indiane e dalla stessa compagnia Air India. Secondo le fonti citate dal Corriere, il rapporto preliminare avrebbe teso a minimizzare le responsabilità dell’equipaggio, preferendo puntare l’attenzione su ipotetici difetti strutturali del Boeing 787, già oggetto in passato di segnalazioni tecniche. Un approccio che ora viene messo in discussione da più parti, soprattutto alla luce delle conversazioni registrate e del comportamento anomalo emerso nei minuti decisivi del volo. A complicare ulteriormente il quadro, si aggiungono indiscrezioni delicate sullo stato psicologico del comandante. Alcune fonti, riportate dalla stampa britannica e statunitense, suggeriscono che Sumeet Sabharwal potesse soffrire di depressione. Ipotesi che si basano su testimonianze anonime e respinte dall’amministratore delegato di Air India.

Tuttavia, il tema resta sul tavolo. Un esperto di sicurezza del volo, citato sempre da fonti anglosassoni, afferma che l’equipaggio avrebbe mostrato segnali di disagio psicologico che meritavano maggiore attenzione, soprattutto alla luce di una tragedia di queste proporzioni.

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