
News Tv. “Filorosso”, Chiara Poggi e la macabra teoria legata ai tagli sulle palpebre: parla la criminologa. Nel panorama della cronaca nera italiana, pochi casi hanno suscitato un interesse tanto acceso e controverso quanto il delitto di Chiara Poggi, avvenuto nell’estate del 2007 a Garlasco. Un enigma che, dopo anni, continua a generare domande e nuove interpretazioni, soprattutto riguardo a un dettaglio inquietante: i tagli sulle palpebre della giovane vittima.
Queste ferite, apparentemente secondarie rispetto alle cause del decesso, stanno infatti alimentando un acceso dibattito tra esperti e appassionati, riaccendendo i riflettori su uno degli episodi più discussi della cronaca giudiziaria recente. La trasmissione Filorosso andata in onda su Rai 2, si è concentrata a sviscerare i dettagli delle nuove teorie e ipotesi emerse circa le lesioni.
Leggi anche: “Ecco cosa so”: “Striscia la Notizia”, la rivelazione choc dell’inviato

Ferite sulle palpebre: il dubbio sulla natura
Le particolari lesioni riscontrate sulle palpebre di Chiara Poggi hanno da sempre rappresentato un punto oscuro nell’inchiesta. La criminologa Flaminia Bolzan, una delle consulenti più attente al caso, ha analizzato a fondo il referto autoptico del medico legale Ballardini risalente al 2007, offrendo una chiave di lettura alternativa.
Durante la trasmissione Filorosso su Rai 2, Bolzan ha chiarito: “Non credo alla tortura. Sicuramente è un mezzo lesivo diverso rispetto alle altre, è molto più superficiale, ma non credo siano sevizie”. La studiosa ritiene che, pur essendo queste ferite molto diverse da quelle che hanno causato la morte, potrebbero comunque essere state inflitte dalla stessa persona, probabilmente con un’arma diversa.
Leggi anche: “Il desiderio si è avverato”. Il dolce annuncio di Giulia Salemi e Pierpaolo Pretelli

Ipotesi a confronto: tortura o esecuzione?
Le ferite alle palpebre sono tornate alla ribalta dopo un’intervista dell’ex funzionario di polizia Gianluca Spina a Giallo, in cui si ipotizzava una tortura preliminare alla morte. Anche il medico legale Luisa Regimenti, interpellata dal settimanale Gente, aveva sostenuto questa tesi, definendo il delitto “un’esecuzione brutale” e sottolineando come “due tagli netti sulle palpebre” fossero un segno che la vittima “aveva visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere”.
Tuttavia, queste interpretazioni non sono unanimi. L’ex comandante dei Ris di Parma, Luciano Garofano, attualmente consulente della difesa di Andrea Sempio – amico del fratello di Chiara e unico indagato nel nuovo filone d’inchiesta – ha contestato decisamente questa visione. Durante la stessa puntata di Filorosso, Garofano ha spiegato che “l’ipotesi più attendibile è di un solo strumento e che quelle ferite sulle palpebre siano state provocate dallo stesso strumento, forse un martello utilizzato di taglio”.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva