
Le eruzioni vulcaniche sono tra i fenomeni naturali più impressionanti e rappresentano una minaccia potenziale per territori e comunità. L’aumento della pressione interna può causare la risalita del magma, dando origine a spettacolari colate incandescenti che possono rapidamente trasformare il paesaggio circostante. Per questo motivo, il monitoraggio continuo di queste attività è essenziale per garantire la sicurezza pubblica e la tutela delle infrastrutture.
La sorveglianza dei vulcani attivi si avvale di tecnologie avanzate e rilevamenti in tempo reale. Questi strumenti permettono di rilevare segnali precursori come modifiche del tremore vulcanico o l’apertura di nuove bocche effusive, consentendo l’attivazione tempestiva dei protocolli di emergenza.

Nuova colata lavica sull’Etna
Nelle ultime ore, una colata lavica è stata osservata nella zona sommitale dell’Etna, attirando l’attenzione delle autorità e degli esperti di protezione civile. Il fenomeno ha avuto origine dall’apertura di una bocca effusiva situata sul versante sud della Bocca Nuova, a circa 3.000 metri di altitudine.
Secondo i dati forniti dall’Osservatorio etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il flusso lavico si dirige verso sud. Squadre specializzate sono operative sul campo per monitorare l’evolversi dell’attività eruttiva.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva