
L’11 agosto 2025, nel quartiere Gratosoglio a Milano, Cecilia De Astis, 71 anni, è stata travolta e uccisa da una Citroën DS4 rubata la sera precedente a turisti francesi. Alla guida, secondo le indagini, un tredicenne insieme a tre coetanei tra gli 11 e i 13 anni, tutti di origine nomade. I quattro, non imputabili per legge, sono stati rintracciati circa 36 ore dopo in un accampamento abusivo di via Selvanesco. La vicenda, che ha scosso la città, ha spinto una troupe del Tg4, guidata dall’inviato Davide Loreti, a recarsi nel campo rom dove vivrebbero i minori per raccogliere testimonianze e raccontare il clima all’interno della comunità, ma la situazione si è presto scaldata.

Incursione della troupe Tg4 nel campo Rom
L’inviato Davide Loreti, insieme alla sua squadra del Tg4, ha fatto ingresso nel campo Rom situato a Milano, dove risiedono i quattro minori presunti coinvolti nell’episodio dell’auto pirata che ha provocato la tragica morte di una donna di 71 anni. L’obiettivo della visita era raccogliere testimonianze e documentare l’atmosfera che si respira all’interno dell’insediamento dopo il grave fatto di cronaca.


La situazione precipita
Durante il reportage, la troupe ha cercato di ascoltare la voce dei residenti, molti dei quali hanno preferito restare anonimi per motivi di sicurezza. Il clima nel campo era visibilmente teso, con un evidente stato di allerta tra le famiglie presenti. Le immagini raccolte offrono uno spaccato delle difficoltà quotidiane e della diffidenza nei confronti dei media e delle istituzioni.
Pochi minuti dopo l’inizio delle riprese, la situazione è precipitata: la squadra televisiva è stata improvvisamente colpita da lancio di sassi, costringendo giornalista e operatori ad abbandonare rapidamente la zona per evitare ulteriori rischi.
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