
Un elicottero governativo è precipitato nel nord del Pakistan, durante una manovra di addestramento, causando la morte di tutti i cinque occupanti a bordo. L’incidente è avvenuto nel corso di un’esercitazione destinata a verificare la sicurezza di un nuovo eliporto della regione.
Secondo le informazioni ufficiali, il velivolo ha perso quota poco dopo il decollo e si è schiantato al suolo, prendendo fuoco e rendendo impossibili le operazioni di salvataggio. A bordo si trovavano due piloti e tre tecnici, tutti impegnati in un’attività di routine che si è trasformata in una tragedia.
Leggi anche: Assalto da film al portavalori: auto incendiate e strada bloccata
Leggi anche: Von der Leyen, panico sull’aereo: cos’è successo

Le prime ricostruzioni dell’incidente
Le autorità locali hanno confermato che l’elicottero, subito dopo la perdita di quota, ha preso fuoco generando un incendio devastante. Le squadre di soccorso giunte rapidamente sul posto hanno trovato il mezzo completamente distrutto e nessun superstite tra i membri dell’equipaggio.
Le prime verifiche fanno ipotizzare un guasto tecnico come causa principale, ma saranno le indagini ufficiali a stabilire le reali responsabilità. Nel frattempo, la notizia ha scosso le istituzioni e acceso il dibattito sulla sicurezza dei voli in aree difficili e montuose.
Lo schianto nel Gilgit-Baltistan
L’incidente è avvenuto nella zona di Thor, nel distretto di Diamer, situato nel Gilgit-Baltistan, un’area montuosa nota per essere tra le più impervie della regione. Qui si trovano alcune delle vette più alte del pianeta, e la costruzione di nuove infrastrutture aeree rappresenta una sfida costante per il governo locale.
Il volo aveva lo scopo di testare le funzionalità di un nuovo eliporto progettato per facilitare i collegamenti. Tuttavia, le condizioni ambientali estreme e un possibile guasto tecnico hanno trasformato la missione in un dramma.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva