
La Mostra del Cinema di Venezia non è stata solo glamour e tappeti rossi. Durante la presentazione del film “Piero Pelù. Rumore dentro”, diretto da Francesco Fei, il rocker toscano ha deciso di portare con sé non solo la sua musica, ma anche il suo impegno civile. Davanti ai fotografi, Pelù ha mostrato la bandiera della Palestina, un gesto che non è passato inosservato e che ha anticipato parole destinate a far discutere.
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Le parole durissime del rocker
In conferenza stampa, Pelù ha affrontato con decisione il tema del conflitto a Gaza, attaccando senza mezzi termini il Governo italiano. Secondo lui, l’Italia “non sa opporsi in maniera chiara e netta all’occupazione illegale messa in pratica con la massima violenza da Netanyahu e dall’esercito sionista”.
Il passaggio più duro è stato però riservato alla premier Giorgia Meloni, accusata di aver mostrato indignazione solo per gli attacchi contro chiese cristiane. “Una discriminazione nella discriminazione veramente insopportabile”, ha dichiarato, sottolineando come ogni giorno a Gaza si contino decine di vittime, compresi tanti bambini.
L’invito agli italiani
Il leader dei Litfiba non si è fermato alla denuncia, ma ha lanciato un appello alla società civile. “People have the power”, ha ricordato citando Patti Smith, invitando gli italiani a restare vigili, a non voltarsi dall’altra parte e a diventare cittadini attivi. Un messaggio che risuona con forza in un contesto internazionale sempre più complesso e che Pelù ha scelto di ribadire proprio sul palcoscenico della cultura e dell’arte.
Un concerto per la Palestina
L’impegno del cantante non si limita alle parole. Pelù infatti ha organizzato per il 18 settembre a Firenze un grande concerto benefico “SOS Palestina” all’Anfiteatro delle Cascine Ernesto De Pascale. L’evento mira a raccogliere fondi a sostegno di Medici Senza Frontiere, impegnati nei soccorsi alla popolazione civile.
Sul palco, insieme a Pelù, ci saranno Antonio Aiazzi, Gianni Maroccolo, i Bandidos, ma anche colleghi e amici come Afterhours, Bandabardò, Emma Nolde, Fast Animals and Slow Kids, Ginevra Di Marco e i Tre Allegri Ragazzi Morti. Una lineup di grande impatto che trasforma la musica in un veicolo di solidarietà e denuncia sociale.
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Parole semplici e chiare
— Massimo (@Misurelli77) September 5, 2025
Grazie Piero Pelù ❤️🇵🇸❤️
People Have the Power pic.twitter.com/T9C7Tye3pm

Un film che diventa manifesto
“Piero Pelù. Rumore dentro” non è solo un film biografico, ma un viaggio nell’anima di un artista che non ha mai smesso di legare il palco all’impegno civile. Alla Mostra di Venezia, il rocker ha dimostrato ancora una volta di non avere paura di esporsi, trasformando la sua presenza in un atto politico e umano che continuerà a far parlare.