
La crisi ucraina continua ad acuirsi, con un incremento delle tensioni legate all’utilizzo di droni nelle operazioni militari e una crescente attenzione internazionale sugli sviluppi nel cuore dell’Europa orientale. La Cina ha espresso l’auspicio che i contrasti tra Polonia e Russia sull’incursione di droni russi nello spazio aereo polacco possano venir risolti tramite «dialogo e consultazioni», come dichiarato dal portavoce del ministero degli Esteri, Lin Jian. Nel frattempo, il responsabile della diplomazia cinese, Wang Yi, si prepara per una missione diplomatica in Europa che toccherà Austria, Slovenia e Polonia fino al 16 settembre, in un tentativo di rafforzare i canali di comunicazione tra le parti coinvolte.

La Polonia limita il traffico aereo al confine orientale
Il contesto regionale resta complesso: la Polonia, preoccupata per la sicurezza del proprio spazio aereo, ha scelto di introdurre una restrizione temporanea del traffico aereo lungo il confine orientale. Questa decisione, adottata a seguito dell’incursione di circa 20 droni russi, rimarrà in vigore fino a dicembre, come spiegato dall’agenzia nazionale per la navigazione aerea, al fine di «garantire la sicurezza nazionale» e prevenire ulteriori rischi nella zona di confine con Bielorussia e Ucraina.

La Russia abbatte droni ucraini lungo i confini
Parallelamente, il ministero della Difesa russo ha riferito che, durante la notte, i sistemi di difesa aerea hanno intercettato e distrutto 17 droni ucraini ad ala fissa in diverse regioni del Paese. Gli abbattimenti sono avvenuti nelle aree di Voronezh, Belgorod, Bryansk, Kursk, Lipetsk e Tambov, a dimostrazione dell’intensità delle operazioni e della continua pressione sui confini occidentali della Federazione Russa.
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