
Il 10 settembre 2025, durante un evento pubblico all’Università del Utah Valley, Charlie Kirk, 31 anni, fondatore di Turning Point USA e figura di spicco del conservatorismo giovanile americano, è stato assassinato da un colpo di fucile sparato da un edificio adiacente al campus. La tragedia ha scosso profondamente gli Stati Uniti e il mondo intero, sollevando interrogativi urgenti sulla crescente violenza politica e sulla polarizzazione del dibattito pubblico. Anche il ministro Matteo Salvini ha voluto dire la sua sul caso rivelando di essere particolarmente scosso dall’episodio e cogliendo l’occasione per una riflessione politica sul contesto politico attuale.

L’omicidio Kirk scuote la politica globale
Kirk, noto per il suo stile provocatorio e per il sostegno incondizionato a Donald Trump, stava partecipando al suo “American Comeback Tour” quando è stato colpito mentre rispondeva a una domanda su sparatorie di massa. Il suo assassinio, avvenuto davanti a circa 3.000 persone, è stato ripreso e diffuso in tempo reale, amplificando l’impatto emotivo dell’evento. Il sospetto, Tyler Robinson, 22 anni, è stato arrestato dopo una caccia all’uomo durata giorni e ora le indagini sono in corso per capire cosa lo abbia spinto al gesto violento.
Il dibattito si è rapidamente polarizzato: alcuni accusano la sinistra di aver alimentato un clima di odio, mentre altri ritengono che la retorica violenta e la propaganda politica abbiano contribuito a legittimare l’uso delle armi come strumento di espressione.


Il dramma personale di Salvini davanti all’omicidio Kirk
Matteo Salvini ha condiviso il suo stato d’animo a seguito dell’omicidio di Charlie Kirk, giovane attivista conservatore statunitense, ucciso durante un evento pubblico. In un’intervista concessa al Corriere della Sera, il leader della Lega ha rivelato un forte turbamento: «Mai così colpito in trent’anni». Salvini ha confessato di essere stato profondamente toccato dall’accaduto, dichiarando apertamente: «Ci ho pianto».
Il vicepremier ha spiegato come questo tragico episodio abbia segnato un punto di svolta nel suo modo di percepire la politica, sottolineando che la sua reazione emotiva è stata intensa e senza precedenti. Più dell’atto criminale in sé, a sconvolgerlo sono state le reazioni all’omicidio: secondo Salvini, «C’è stato un fiume di rabbia e cattiveria, esibita senza vergogna».
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