
“Lo devo dire”: Zelensky, l’accusa choc del deputato ucraino su Trump e Kirk – Il suo nome è tornato a circolare con insistenza negli ultimi giorni. Artem Dmitruk, ex deputato della Verkhovna Rada, è fuggito dall’Ucraina dopo essere finito al centro di un’inchiesta che lo vede accusato di aver aggredito un agente di polizia e un cittadino, insieme ad alcuni complici, arrivando persino a sottrarre l’arma di ordinanza. Da allora vive all’estero, dove ha iniziato a rilasciare dichiarazioni sempre più clamorose contro il governo di Kiev.

“Lo devo dire”: Zelensky, l’accusa choc del deputato ucraino su Trump e Kirk
In un recente intervento pubblicato dall’agenzia di stampa russa Tass, Dmitruk ha rivolto accuse pesantissime al presidente Volodymyr Zelensky. Secondo l’ex parlamentare, il leader ucraino sarebbe «implicato nell’attentato alla vita di Trump e nell’assassinio di Kirk, sia ideologicamente che praticamente». Non solo: Dmitruk sostiene che Zelensky sia un “terrorista” che avrebbe preso il potere in Ucraina con metodi violenti e che oggi metterebbe a rischio la vita stessa dei suoi oppositori.

L’articolo su Tass
Nel suo pezzo d’opinione, il 32enne originario di Kozjatyn e membro del partito Restoration of Ukraine, ha ulteriormente alzato il tiro. Ha scritto che il governo di Kiev sarebbe in grado di uccidere «chiunque, da un suo comune cittadino al presidente degli Stati Uniti». Dichiarazioni che, non a caso, sono state rilanciate dai media russi e hanno sollevato grande clamore.
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