
A Napoli le ore notturne scorrono spesso tranquille, con il traffico ridotto e le strade illuminate dai lampioni che sembrano offrire sicurezza. Ma questa calma è solo apparente: basta un attimo di distrazione, un eccesso di velocità o una manovra azzardata per trasformare una corsa notturna in un dramma irreparabile. Le statistiche lo confermano: gli incidenti mortali sono più frequenti di notte, quando la percezione del rischio cala e la velocità media aumenta.
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L’incidente sulla Tangenziale di Napoli
Proprio nella notte tra martedì e mercoledì, un terribile incidente ha sconvolto la città, riportando l’attenzione sulla sicurezza stradale. L’episodio è avvenuto poco dopo le 22 lungo la Tangenziale di Napoli, all’altezza della galleria Monte Sant’Angelo est in direzione Capodichino. Una motocicletta con a bordo una coppia ha improvvisamente perso il controllo, schiantandosi violentemente contro le barriere laterali.
L’impatto è stato devastante: il conducente è morto sul colpo, mentre la passeggera – una donna la cui identità non è stata ancora diffusa – è deceduta poco dopo, nonostante i tentativi disperati dei sanitari del 118.
Le ipotesi sulle cause dello schianto
Secondo le prime ricostruzioni, la motocicletta viaggiava a oltre 140 km/h, superando ampiamente i limiti di velocità consentiti in quel tratto. Il sinistro si sarebbe verificato subito dopo l’uscita dalla galleria, in un punto in cui è più difficile recuperare il controllo del mezzo in caso di imprevisto.
Gli inquirenti non escludono altre concause: possibili ostacoli sulla carreggiata, residui sull’asfalto o condizioni di scarsa visibilità. Tutti elementi che, uniti all’alta velocità, possono trasformarsi in fattori letali.
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