
Italia, rapina a mano armata al centro commerciale: ci sono feriti (VIDEO) – Mattinata di paura al Gran Shopping di Molfetta, nel Barese, dove una tentata rapina si è trasformata in un conflitto a fuoco con due persone rimaste ferite. L’episodio, avvenuto nelle prime ore della giornata, ha gettato scompiglio tra i clienti e i dipendenti del centro commerciale, subito evacuato per consentire l’intervento delle forze dell’ordine.

Italia, rapina a mano armata al centro commerciale: ci sono feriti (VIDEO)
Secondo quanto riportato dalle autorità, è stato arrestato uno dei presunti autori della rapina, che si sarebbe presentato armato di un kalashnikov. Proprio la presenza dell’arma ha fatto crescere la tensione, portando a un duro scontro culminato con esplosioni di colpi di arma da fuoco. A rimanere coinvolti sono stati due uomini: un esponente delle forze dell’ordine, libero dal servizio al momento dei fatti, e lo stesso rapinatore, subito bloccato e portato in ospedale. Le condizioni di entrambi non desterebbero particolare preoccupazione. Le indagini, coordinate dai carabinieri insieme alla polizia municipale, sono tuttora in corso per chiarire ogni dettaglio della dinamica. Non è escluso che altri complici siano riusciti a fuggire.

I feriti: le condizioni cliniche
Tra i feriti figura anche un uomo di 75 anni, che si trovava sul posto nel momento della sparatoria. Soccorso dal personale del 118, è stato trasportato al Policlinico di Bari in codice rosso. Per lui i medici hanno diagnosticato una lesione da arma da fuoco e una frattura scomposta di tibia e rotula destra. Attualmente si trova nella sala rossa del Pronto soccorso, sotto stretta osservazione.
Il secondo ferito è il presunto rapinatore arrestato. A differenza di quanto si era temuto in un primo momento, non avrebbe riportato ferite da arma da fuoco. Le sue lesioni sarebbero invece riconducibili a una colluttazione avvenuta poco prima di essere bloccato dalle forze dell’ordine. Anche lui è ricoverato nella sala rossa del Policlinico, dove resta piantonato in attesa delle decisioni della magistratura.
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