
L’ora solare torna nella notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, con le lancette spostate un’ora indietro. Ma dietro quel gesto quasi rituale si nascondono nodi che da tempo agitano politica, salute e società. Ed è proprio un esperto italiano a mettere in guardia: il cambio non è innocuo.
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La proposta spagnola che scuote l’Europa
Non si tratta solo di un cambio d’orario: Pedro Sánchez, primo ministro spagnolo, ha detto basta. In un video condiviso sui social ha affermato che «cambiare l’ora due volte all’anno non ha più senso», sostenendo che i sondaggi europei mostrano una netta opposizione popolare alla pratica.
La Spagna ha portato la questione al Consiglio europeo dell’energia: la vicepremier Yolanda Díaz e il ministro della Cultura Ernest Urtasun hanno appoggiato l’iniziativa, parlando di un sistema attuale che «compromette la salute» e che ha benefici energetici ormai caduti.
La proposta è ferma in Commissione dal 2019, ma il governo spagnolo punta a farla ripartire entro il 2026.
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