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“Guidava lui”. Beatrice Bellucci, colpo di scena sulla tragedia: ora il dubbio è atroce

Immagine della scena dell'incidente su via Cristoforo Colombo

“Guidava lui”. Beatrice Bellucci, colpo di scena sulla tragedia: ora il dubbio è atroce – Le autorità hanno identificato il conducente della Bmw grigia coinvolta nell’incidente mortale avvenuto su via Cristoforo Colombo, che ha visto la tragica scomparsa di Beatrice Bellucci, ventenne studentessa di Giurisprudenza. Il giovane, residente ad Anzio e amico di Luca Girimonte, il ventiduenne attualmente indagato per omicidio stradale, si trovava al volante della seconda vettura coinvolta nel sinistro. Secondo quanto emerso, quella sera il ragazzo stava raggiungendo Roma insieme alla fidanzata, accompagnato da Girimonte, con il quale aveva pianificato di trascorrere alcune ore in città.

“Guidava lui”. Beatrice Bellucci, colpo di scena sulla tragedia: ora il dubbioè atroce

Le prime ricostruzioni della dinamica sono affidate agli investigatori, che stanno analizzando i tabulati telefonici e i sistemi di videosorveglianza stradale, al fine di chiarire i movimenti dei due veicoli nelle ore precedenti e successive allo schianto. Al momento, il quadro indiziario è in via di definizione e le autorità non escludono ulteriori sviluppi, soprattutto in relazione al ruolo dei passeggeri a bordo della Bmw. La famiglia di Beatrice Bellucci, supportata da legali di fiducia, ha chiesto massima trasparenza nelle indagini e il massimo rigore nell’accertamento delle responsabilità. La giovane, molto conosciuta nel quartiere per il suo impegno nello studio e per la partecipazione a eventi culturali, è stata ricordata da amici e parenti attraverso messaggi commossi sui social network, in una città ancora sotto shock per quanto accaduto.

Al centro dell’attenzione anche lo stato psicofisico dei conducenti al momento dell’incidente: la procura ha disposto esami tossicologici e alcolemici, i cui risultati saranno fondamentali.

Immagine di uno degli autoveicoli coinvolti nell'incidente

Le dichiarazioni del conducente e i dubbi degli investigatori

Secondo quanto comunicato dagli inquirenti, il giovane alla guida della Bmw grigia avrebbe riferito di non essersi accorto dell’incidente che ha coinvolto la Mini Cooper, sulla quale viaggiavano Beatrice Bellucci e la sua amica Silvia Piancazzo. «Non mi sono accorto di nulla», avrebbe dichiarato agli agenti, spiegando di aver proseguito regolarmente la marcia verso la città, ignaro della tragedia appena avvenuta. La sua versione dei fatti è ora oggetto di approfondite verifiche da parte degli investigatori, che stanno analizzando i tempi e le comunicazioni tra i due veicoli dopo lo schianto. Restano ancora molti interrogativi, tra cui la ragione per cui il giovane non abbia tentato di contattare Girimonte dopo essersi accorto della sua assenza e il motivo per cui non si sia presentato in ospedale per accertarsi delle condizioni dell’amico.

Fonti investigative sottolineano come sia fondamentale chiarire se tra le due vetture ci fosse effettivamente un collegamento diretto o se l’incidente sia stato il tragico risultato di una serie di eventi casuali. La ricostruzione precisa dei movimenti e delle comunicazioni tra i protagonisti potrebbe infatti determinare l’attribuzione di eventuali ulteriori responsabilità penali.

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