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“Ha rifiutato di allenare”. Juve, si scopre soltanto ora: clamoroso

Squadra della Juventus schierata in campo

La Juventus è stata al centro dell’attenzione nelle ultime settimane a causa della delicata fase di transizione per la guida tecnica della prima squadra. Il club bianconero, dopo una stagione caratterizzata da incertezze e cambiamenti, ha avviato una ricerca approfondita per individuare il profilo ideale a cui affidare la panchina. In questa fase, la dirigenza ha analizzato con attenzione diverse alternative, valutando sia tecnici italiani che figure di spicco del panorama internazionale. Il rifiuto di un papabile grande allenatore, motivato dal desiderio di attendere proposte più in linea con le sue ambizioni o provenienti da altri contesti calcistici, ha rappresentato un ostacolo significativo per la strategia juventina.

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La scelta di un nuovo allenatore

L’obiettivo dichiarato era quello di rilanciare il progetto sportivo della società, puntando a una figura carismatica e con esperienza in contesti di alto livello. Inizialmente, la rosa dei candidati comprendeva nomi noti come Raffaele Palladino e Roberto Mancini, apprezzati per le loro capacità gestionali e i risultati ottenuti, ma successivamente la scelta si è progressivamente orientata verso allenatori dal profilo internazionale e con una filosofia innovativa di gioco. Questo processo di selezione, estremamente rigoroso, ha confermato la volontà della Juventus di proiettarsi verso una nuova fase storica.

Juve, strategie sulla scelta dell’allenatore

L’addio di Igor Tudor, o la sua possibile sostituzione, ha rappresentato un punto di svolta. La società torinese ha infatti esplorato percorsi alternativi, valutando attentamente ogni dettaglio: dalla gestione dello spogliatoio all’esperienza in Champions League, dalla propensione per il gioco offensivo alla capacità di resistere alle pressioni di una piazza esigente come quella bianconera. La ricerca di un tecnico in grado di garantire stabilità e prospettive di successo ha portato così a scandagliare, senza fretta ma con determinazione, il mercato europeo degli allenatori.

Un elemento centrale della strategia juventina è stata la volontà di individuare un tecnico capace di imprimere una svolta sia tattica che motivazionale. La dirigenza ha richiesto espressamente una figura in grado di coniugare risultati immediati e costruzione di un percorso vincente nel medio-lungo periodo. Il confronto interno tra i dirigenti si è basato su criteri oggettivi e su una serie di colloqui approfonditi con gli allenatori individuati come prioritari.

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