
Terremoto, scossa fortissima: ci sono morti e danni enormi – Un nuovo terremoto ha colpito una delle regioni più vulnerabili del pianeta, portando con sé una scia di distruzione e dolore. In una notte segnata dal panico, la terra ha tremato con una violenza tale da radere al suolo interi villaggi, costringendo la popolazione locale a cercare rifugio tra le macerie. Le squadre di emergenza si sono immediatamente attivate per soccorrere i sopravvissuti, mentre cresce il numero delle vittime e dei feriti.

Terremoto, scossa fortissima: ci sono morti e danni enormi
Le prime immagini arrivate dal luogo del disastro mostrano edifici ridotti in rovina, famiglie sfollate e centinaia di persone costrette a trascorrere la notte all’aperto in attesa di assistenza. La scossa, avvertita anche a notevole distanza dall’epicentro, ha alimentato il timore di ulteriori crolli e di possibili repliche sismiche. L’emergenza si aggiunge a una situazione già critica per i residenti, alle prese con instabilità politica e risorse limitate.
Nel mezzo della notte tra lunedì e martedì, un sisma di magnitudo 6.3 ha colpito il nord dell’Afghanistan, nei pressi di Mazar-e-Sharif, tra le città più importanti del Paese. Il terremoto, registrato poco dopo l’1:30 ora italiana, ha provocato il crollo di numerose abitazioni e un primo bilancio di almeno 20 vittime e oltre 320 feriti. Secondo Sharafat Zaman Amar, portavoce del Ministero della Salute del governo talebano, «il numero delle vittime è destinato a salire nelle prossime ore, poiché molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie». Le autorità locali hanno confermato che interi villaggi sono stati gravemente danneggiati, con case realizzate in fango e mattoni crollate in pochi istanti. «Abbiamo perso tutto, la terra ha tremato così forte che non riuscivamo nemmeno a stare in piedi», ha dichiarato un sopravvissuto.


Soccorsi in azione e timore di nuove scosse
Le squadre di soccorso stanno operando senza sosta tra le macerie, alla ricerca di superstiti ancora intrappolati. Gli ospedali della regione sono ormai saturi e molti feriti stanno ricevendo le prime cure all’aperto, in attesa di essere trasferiti in strutture più attrezzate. La paura di nuove scosse ha spinto la popolazione a trascorrere la notte fuori dalle proprie abitazioni, alimentando un clima di forte ansia e incertezza.
Le autorità afghane hanno proclamato lo stato di emergenza e richiesto il supporto della comunità internazionale per affrontare le conseguenze della catastrofe. Gli esperti hanno spiegato che l’epicentro del sisma era situato a bassa profondità, elemento che ha aggravato la portata dei danni.
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