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Sondaggio Mentana, i numeri spiazzano tutti

Tabella dei risultati del sondaggio SWG per La7 del 17 novembre 2025

Sondaggio Mentana, i numeri spiazzano tutti – Il nuovo sondaggio Swg presentato da Enrico Mentana al Tg La7 il 17 novembre 2025 fotografa con precisione le dinamiche in corso nell’arena politica nazionale. Fratelli d’Italia, guidato dalla premier Giorgia Meloni, si conferma ampiamente prima forza politica italiana. Il partito registra una crescita dello 0,1% rispetto alla settimana precedente, attestandosi al 31,4% delle intenzioni di voto. Questo risultato rafforza il primato di Meloni e la pone in una posizione di indiscussa centralità nello schieramento di governo.

Sondaggio Mentana, i numeri spiazzano tutti

Il distacco rispetto alle principali forze di opposizione si amplia ulteriormente, rendendo sempre più ardua la sfida per i partiti rivali. La leadership di Fratelli d’Italia è ormai consolidata, sostenuta da un consenso stabile che appare poco scalfito dalle oscillazioni che caratterizzano il resto del quadro politico. Il superamento della soglia del trenta per cento rappresenta un traguardo significativo, simbolo della solida fiducia che una larga parte dell’elettorato continua a riporre nel partito della premier. Il Partito Democratico, guidato da Elly Schlein, si posiziona al secondo posto, ma registra una contrazione dello 0,2%, scendendo al 22%. Nonostante mantenga una base elettorale consistente, il Pd fatica a recuperare terreno e a ridurre il divario con la maggioranza. Le strategie messe in campo non sembrano sufficienti a invertire la tendenza e a riaccendere la competitività nei confronti di Fratelli d’Italia.

Stabile invece la situazione per il Movimento 5 Stelle. La formazione guidata da Giuseppe Conte mantiene il 12,8% delle preferenze, confermando una presenza costante ma distanziata dal vertice. La forza pentastellata dimostra una certa resilienza e la fedeltà di una parte del proprio elettorato, pur non riuscendo ad attrarre nuovi consensi.

Giorgia Meloni, presidente del Consiglio, in una conferenza stampa

Il quadro delle principali coalizioni e il peso delle forze minori

La coalizione di governo mostra segnali di riassetto al suo interno. Forza Italia perde lo 0,1%, fermandosi all’8%, mentre la Lega, guidata da Matteo Salvini, segna una flessione dello 0,2% e si attesta al 7,8%. Questi dati evidenziano come l’attrattività di Fratelli d’Italia finisca per erodere il consenso degli alleati storici, accentuando la polarizzazione all’interno del centrodestra. Nel campo delle opposizioni, l’alleanza tra Verdi e Sinistra guadagna lo 0,2%, salendo al 6,9%. Un risultato che segnala vitalità nell’area progressista e la capacità di intercettare una parte di elettorato sensibile ai temi ambientali e sociali. Più distanziate le formazioni di centro: Azione si attesta al 3,2%, mentre Italia Viva raccoglie il 2,5%. +Europa e Noi Moderati rimangono sotto la soglia del 2%, rispettivamente all’1,5% e all’1,3%. Le altre liste non menzionate specificamente raggiungono complessivamente il 2,6%.

La situazione evidenzia una frammentazione del centro e una difficoltà oggettiva a costruire un polo alternativo capace di incidere in modo significativo sugli equilibri generali. Analizzando le percentuali, emerge una netta polarizzazione tra la forza trainante di Fratelli d’Italia e la debolezza relativa delle alternative politiche. La solidità del governo si riflette in un margine di vantaggio che mette in difficoltà qualsiasi tentativo di ricomposizione delle opposizioni.

Elly Schlein durante un evento politico pubblico
Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle

L’evoluzione delle intenzioni di voto: trend e interpretazioni

Rispetto alle settimane precedenti, il trend fotografato dal sondaggio Swg mostra una sostanziale stabilità nelle gerarchie principali. Il consolidamento di Fratelli d’Italia sembra essere frutto di una strategia comunicativa vincente e di una capacità di mantenere vivo l’entusiasmo del proprio elettorato. La posizione del partito di Meloni appare ulteriormente rafforzata dalla difficoltà dei principali rivali a proporre un’alternativa credibile e unitaria. Il Partito Democratico resta il principale sfidante della maggioranza, ma la sua leggera flessione evidenzia la necessità di rinnovamento e di nuove proposte per mobilitare la propria base e attrarre nuovi consensi. La sfida interna al centrosinistra rimane aperta, con la ricerca di un equilibrio tra le diverse anime progressiste e la necessità di definire un’identità politica forte e riconoscibile.

Per il Movimento 5 Stelle, la stabilità rappresenta al tempo stesso un punto di forza e un limite. Se da un lato il partito mantiene una posizione solida, dall’altro fatica a espandere la propria influenza oltre la cerchia storica dei sostenitori. La distanza dal vertice e il mancato slancio nelle percentuali pongono il M5S in una posizione di osservatore più che di protagonista nella sfida per il governo. Il quadro complessivo che emerge dal sondaggio conferma quindi una sostanziale staticità, con pochi margini di cambiamento nel breve periodo. Tuttavia, la politica italiana si è spesso dimostrata imprevedibile e soggetta a repentini mutamenti: per questo motivo, ogni variazione, anche minima, viene analizzata con attenzione da osservatori e analisti.

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