
Mario Cipollini, ex simbolo del ciclismo italiano e mondiale, è ancora una volta al centro dell’attenzione, ma non per imprese sportive. L’ex campione è stato ricoverato all’ospedale di Ancona a causa di nuovi problemi di salute legati al cuore. È stato lui stesso a comunicare la notizia ai fan tramite un videomessaggio diffuso sui social, nel quale appare provato ma estremamente trasparente sulla sua situazione.
Nel video, Cipollini si è rivolto direttamente ai suoi sostenitori: “Ciao a tutti, non so veramente come ringraziarvi della vostra vicinanza e del vostro affetto“. Ha poi aggiunto di sentirsi “un po’ sbattuto”, evidenziando la durezza della giornata appena trascorsa tra esami clinici e trattamenti per il cuore. Nonostante il dolore e la stanchezza, l’ex campione ha voluto rassicurare: “Volevo tranquillizzarvi che è andato tutto a posto, purtroppo con delle variazioni del percorso”, sottolineando la complessità dell’intervento subito. La promessa di un resoconto più dettagliato è stata rimandata di qualche giorno, quando le sue condizioni lo permetteranno.
L’ex ciclista ha descritto con sincerità le difficoltà incontrate: “Ora sono fra un risveglio dall’anestesia e l’effetto della morfina per il dolore”. La dichiarazione mette in luce il livello di sofferenza fisica e la pesantezza delle procedure subite. Nonostante tutto, Cipollini non si è lasciato scoraggiare e ha chiuso con una dichiarazione di forza: “non si molla di un millimetro” e “non si molla di un centimetro“.
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La battaglia contro la fibrillazione atriale e le ricadute
Il ricovero non è un caso isolato, ma l’ennesimo episodio in un percorso clinico segnato da ricorrenti disturbi cardiaci. Cipollini ha reso pubblica da tempo la sua lotta contro la fibrillazione atriale, una patologia caratterizzata da un ritmo cardiaco irregolare, potenzialmente pericoloso per la salute. Negli anni, il “Re Leone” si è sottoposto a diversi interventi chirurgici per stabilizzare il cuore.
Nel 2019 e nel 2020 era già stato operato per cercare di contenere la patologia. Più di recente aveva accettato l’impianto di un dispositivo medico capace di monitorare costantemente le frequenze cardiache, confermando la natura cronica del disturbo e la necessità di controlli continui. Ogni ricaduta, come quella che lo ha portato nuovamente al ricovero, rappresenta una fase complessa che richiede tempestività e precisione.
La fibrillazione atriale colpisce spesso ex atleti di élite: anni di attività ad alta intensità possono infatti lasciare segni sul muscolo cardiaco. Per Cipollini, ciò ha comportato la necessità di combinare terapie farmacologiche e procedure invasive con un monitoraggio costante.
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