
Guerra, arriva l’annuncio più atteso: cosa succede adesso – Le trattative per un possibile accordo di pace tra Ucraina e Russia compiono un nuovo passo avanti. Secondo quanto riportato da Abc News, una delegazione ucraina avrebbe raggiunto un’intesa di massima con gli Stati Uniti sui termini di un’intesa, in attesa di alcuni aggiustamenti finali. Una fonte anonima statunitense ha dichiarato che «gli ucraini hanno accettato l’accordo di pace», sebbene siano ancora presenti «alcuni dettagli minori da sistemare». Questo sviluppo arriva in un contesto di negoziati diplomatici indiretti e contatti tecnici tra Washington, Mosca e Kiev, che nelle ultime settimane si sono intensificati dietro le quinte.

Guerra, arriva l’annuncio più atteso: cosa succede adesso
La situazione ucraina resta complessa: la leadership di Kiev è sottoposta a forti pressioni sia sul piano militare che diplomatico. L’obiettivo principale è trovare una soluzione che possa garantire sicurezza nazionale, il sostegno dell’Occidente e la salvaguardia di una parte significativa del territorio. Secondo fonti statunitensi, l’accordo sarebbe frutto di settimane di discussioni riservate, parallele agli incontri tra rappresentanti americani e russi tenutisi a Ginevra e Abu Dhabi.
Tuttavia, la prudenza domina ancora il fronte ucraino: la dirigenza di Kiev non ha rilasciato conferme ufficiali riguardo all’intesa citata da Abc News. Il presidente Volodymyr Zelensky e i suoi consiglieri sono consapevoli che qualsiasi concessione territoriale potrebbe essere percepita internamente come una sconfitta, rischiando di aumentare le tensioni sociali e politiche. Per questo motivo, le trattative procedono con la massima discrezione, tra dichiarazioni pubbliche vaghe e smentite solo parziali. La notizia dell’intesa preliminare assume rilievo anche per il quadro geopolitico internazionale: l’eventuale pace tra Ucraina e Russia avrebbe ripercussioni dirette sulla sicurezza europea e sulle relazioni tra Stati Uniti, Unione Europea e potenze regionali. Per molti osservatori, la pressione diplomatica esercitata da Washington e Bruxelles rappresenta uno dei principali fattori che stanno spingendo le parti verso un possibile compromesso.

La posizione di Mosca e le condizioni poste dal Cremlino
Sul versante opposto, la Russia mantiene una posizione di cautela. Il ministro degli Esteri Sergej Lavrov ha dichiarato che Mosca potrebbe respingere una versione modificata del piano statunitense nel caso in cui non venissero rispettate le richieste storiche del Cremlino. Lavrov ha sottolineato che eventuali rettifiche «cambierebbero completamente» la disponibilità della Russia a continuare il percorso negoziale. Secondo Lavrov, la prima bozza presentata dagli Usa era stata accolta positivamente dal Cremlino poiché prevedeva la rinuncia, da parte dell’Ucraina, a territori non ancora persi militarmente e imponeva limitazioni politiche e operative alle autorità di Kiev. Questa formula era ritenuta favorevole agli interessi russi, ma difficilmente sostenibile dall’opinione pubblica ucraina, che vede nella difesa dell’integrità territoriale un principio irrinunciabile.
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