
Un vero e proprio terremoto politico sta scuotendo la stabilità della giunta regionale, spingendo l’esecutivo — sostenuto da una coalizione di centrosinistra — in una fase di turbolenza e incertezza. Le crepe interne alla maggioranza, già visibili da mesi, sono esplose con le dimissioni dell’assessore all’Agricoltura, esponente della lista Campo progressista, che il 27 novembre ha ufficializzato il proprio passo indietro dopo un progressivo logoramento dei rapporti con una parte della coalizione.

Rottura nella giunta: è crisi
La rottura definitiva è arrivata quando il gruppo dei Progressisti ha chiesto apertamente la sua sostituzione, segnalando che l’assessore non fosse più in grado di rappresentare le istanze politiche del movimento. Una richiesta che ha accelerato un processo di crisi, rendendo manifeste le frizioni strategiche e programmatiche all’interno della maggioranza di governo.

L’assessore si dimette
Nel motivare la propria decisione di dimettersi, l’ex assessore ha parlato di una scelta presa per via del bisogno di una guida forte e stabile nel suo comparto, condizioni che riteneva di non poter più garantire nel clima politico attuale. La crisi apertasi con questa uscita è il segnale di un’instabilità che rischia di frenare l’azione di governo in un settore chiave dell’economia regionale. Ora la maggioranza è chiamata a ricompattarsi e a ritrovare un equilibrio politico, mentre l’opposizione osserva lo scenario, pronta a capitalizzare il momento di smarrimento della giunta. Cosa succede.
Scopriamo tutti i dettagli nella pagina successiva