
Ogni anno la stessa scena: migliaia di occhi incollati al Tg1, un conduttore che deve pronunciare trenta nomi e centinaia di artisti che trattengono il fiato. Questa volta è toccato di nuovo a Carlo Conti, che ha spiegato come la selezione sia stata più dura che mai. Le candidature erano centinaia, e solo una minima parte avrebbe potuto superare il taglio. Chi è rimasto fuori, però, non si è limitato a incassare in silenzio: sui social il malcontento è diventato immediatezza, ironia o amarezza a seconda dei casi.
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I 270 esclusi: tra grandi ritorni mancati e attese tradite
Conti, nel suo annuncio, è stato chiarissimo: «Devo ringraziare major, indipendenti e tutti gli artisti. 270 non sono rientrati in questa lista e trenta ce l’hanno fatta.» Un numero che basta da solo a spiegare quanto fosse difficile emergere. Grazie alle varie testate sono trapelate alcune identità tra i 270 rimasti fuori, mentre altri nomi si sono svelati da soli attraverso reazioni pubbliche.
Tra i primi a farsi sentire ci sono i Jalisse, ormai simbolo degli esclusi per eccellenza. Dopo la vittoria del ’97 con Fiumi di parole e 29 tentativi consecutivi, quest’anno hanno risposto come sempre: con ironia, un pizzico di fastidio e una scenografia fatta di palloncini con il numero “29”. «La saga continua… le domande rimangono, ma noi ci rialziamo sempre», hanno scritto, lasciando intendere che il trentesimo tentativo è praticamente certo.
In molti ci speravano anche per Lorenzo Fragola, reduce dall’uscita del singolo Storte. Lui non ha confermato esplicitamente l’esclusione, ma la sua story Instagram — “Continuiamo, adesso facciamo uscire un po’ di canzoni” — postata subito dopo l’annuncio, ha chiarito il riferimento. Tempismo troppo preciso per essere casuale.
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