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Tatiana, il fratello Vladimir rompe il silenzio a Storie italiane: fiumi di lacrime

Tatiana, il fratello Vladimir rompe il silenzio a Storie italiane: fiumi di lacrime

News Tv. Hanno potuto tirare un sospiro di sollievo, i familiari e gli amici di Tatiana Tramacere, la 27enne di Nardò di cui si erano perse le tracce e il cui caso è diventato di appiglio nazionale. Sebbene in passato, secondo diverse testimonianze, le fosse già capitato di allontanarsi volontariamente per poi tornare, questa volta la paura che potesse essere accaduto qualcosa di grave aveva avvolto tutti. la preoccupazione cresceva di ora in ora e le indagini passavano al setaccio ogni pista, ricostruendo gli spostamenti della giovane. Poi, finalmente, il ritrovamento.

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Tatiana, il fratello Vladimir rompe il silenzio a Storie italiane: fiumi di lacrime

Tatiana ritrovata a Nardò

Il ritrovamento è avvenuto nella serata del 4 dicembre: come si legge su ANSA, i carabinieri hanno trovato Tatiana Tramacere in una mansarda nella disponibilità di Dragos-Ioan Gheormescu, il 30enne amico che l’aveva vista l’ultima volta.

Come riporta LaPresse, la giovane è stata subito portata all’ospedale “Vito Fazzi” di Lecce per accertamenti: le sue condizioni sono risultate buone.

Gli investigatori hanno iscritto il giovane nel registro degli indagati, una posizione che potrebbe evolvere alla luce degli accertamenti in corso, come specificato da ANSA.

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Parla il fratello di Tatiana

«Oggi ci siamo risvegliati con il sorriso, come ha detto ieri mio padre è un regalo di Natale anticipato» ha raccontato Vladimir Tramacere durante la trasmissione Storie Italiane, commentando la notizia che la sorella era stata trovata viva nella mansarda dell’amico Dragos, dopo che si era diffusa l’infondata voce della sua morte.

«Mia sorella sta riposando, sta bene, ha bisogno della vicinanza della famiglia» ha spiegato ancora Vladimir, ringraziando il Comando dei Carabinieri di Nardò, che «ha lavorato senza sosta come se stessero cercando la loro figlia». Ha ringraziato anche la popolazione di Nardò: «siamo una piccola comunità, in questi momenti ci stringiamo tutti».

Ricostruendo l’istante del ritrovamento ha raccontato: «Appena ho sentito la notizia sono saltato per raggiungere i carabinieri all’ingresso dell’appartamento e per poter andare da mia sorella e vederla con i miei occhi. Ho chiamato i miei genitori, ho sentito la gioia e le urla in casa».

«Era spaventata, mi ha riconosciuto e abbracciato. Non vogliamo ancora pressarla, aspettiamo che sia lei a decidere di parlare».

Sulla fuga di notizie riguardante un presunto cadavere ritrovato, ha spiegato che «la situazione sarebbe potuta degenerare» e che il suo intervento era servito “ad abbassare la tensione”.

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