
Esplode autobomba, ucciso generale dello stato maggiore: è caos totale – Un attentato con autobomba avvenuto a Mosca nella giornata di lunedì ha provocato la morte del tenente generale Fanil Sarvarov, figura di primo piano all’interno delle forze armate russe. La notizia è stata resa pubblica dalla commissione investigativa russa, che ha confermato l’identità della vittima e la natura dinamitarda dell’azione.

Esplode autobomba, ucciso generale dello stato maggiore: è caos totale
Secondo quanto comunicato dalle autorità, Sarvarov ricopriva l’incarico di capo della direzione addestramento operativo dell’esercito, un ruolo direttamente collegato allo Stato Maggiore russo. Si trattava quindi di un ufficiale di alto livello, coinvolto nella pianificazione e nella supervisione delle attività militari e dell’addestramento delle truppe. L’esplosione dell’autobomba è avvenuta in un’area urbana della capitale russa, causando forte allarme e un immediato intervento delle squadre di soccorso e delle forze dell’ordine. Non sono ancora stati diffusi dati ufficiali su eventuali feriti o danni collaterali, ma l’episodio viene già considerato un attentato mirato contro un rappresentante di spicco della struttura militare russa. La commissione investigativa russa ha aperto un fascicolo penale per terrorismo e ha avviato accertamenti tecnici sulla scena del crimine. Sono in corso analisi sui resti del veicolo utilizzato per l’esplosione, con l’obiettivo di ricostruire la quantità e la tipologia di esplosivo impiegato, oltre alle modalità di innesco.

Ipotesi sulle responsabilità e primi sviluppi delle indagini
Gli inquirenti russi hanno avviato indagini approfondite per individuare i responsabili dell’attacco. Tra le ipotesi al vaglio delle autorità compare anche quella di un possibile coinvolgimento dei servizi speciali ucraini nella preparazione e nella collocazione dell’ordigno esplosivo. Si tratta di una pista che gli investigatori dichiarano di non poter escludere in questa fase iniziale. Al momento, tuttavia, non sono stati resi noti elementi concreti che confermino in modo definitivo tale coinvolgimento, né sono stati diffusi nomi di sospetti. Le autorità russe mantengono un certo riserbo sulle modalità operative dell’attacco, limitandosi a confermare che l’esplosivo era stato collocato in un’autovettura fatta deflagrare al passaggio del generale. Non sono state rese pubbliche immagini ufficiali dell’area colpita, né dettagli sul percorso abituale di Sarvarov o sulle sue misure di sicurezza. Gli investigatori stanno verificando se l’azione possa essere stata favorita da informazioni interne sui movimenti del generale o da attività di sorveglianza preventiva da parte degli autori dell’attentato.
L’uccisione di un ufficiale di alto grado in un contesto urbano come Mosca rappresenta un elemento di particolare rilievo per la sicurezza interna russa. Il caso viene trattato come un segnale di vulnerabilità che impone una revisione dei protocolli di protezione per i vertici militari e governativi, soprattutto in un quadro già segnato dal conflitto in Ucraina.
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