News Tv. Con la autosospensione cautelativa di Alfonso Signorini dal suo ruolo editoriale in Mediaset, il mondo della televisione italiana si è ritrovato improvvisamente davanti a un interrogativo che agita palinsesti, addetti ai lavori e pubblico affezionato: chi guiderà la prossima edizione del Grande Fratello Vip, prevista regolarmente per marzo. Una domanda che non riguarda solo un nome da mettere al timone, ma che apre scenari più ampi su strategie, equilibri interni e futuro del reality più longevo del piccolo schermo.
Il progetto, infatti, non nasce oggi. Il lavoro preparatorio era già stato avviato da mesi, con un cast praticamente definito e una macchina produttiva pronta a partire. Poi l’inchiesta che ha travolto Signorini, le rivelazioni firmate da Fabrizio Corona, e la conseguente decisione del direttore di Chi di fare un passo indietro. Da lì, il silenzio ufficiale e un fermento sotterraneo che, secondo indiscrezioni autorevoli, avrebbe già rimesso tutto in discussione.
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Grande Fratello Vip e il cast congelato dei vipponi
Prima che lo scandalo esplodesse, Alfonso Signorini aveva chiuso il lavoro di selezione dei concorrenti. Il cast del Grande Fratello Vip risultava composto da 23 vip e 9 riserve, profili considerati meno noti ma ritenuti strategici per intercettare un pubblico giovane e molto attivo sui social. Una lista di 32 nomi che era stata sottoposta all’attenzione di Pier Silvio Berlusconi, il quale l’aveva esaminata e approvata.
Alcuni di quei nomi sono trapelati online nelle settimane successive: Donatella Rettore, l’ex calciatore Walter Zenga, Rocco Siffredi e la giornalista Anna La Rosa. Nomi capaci di accendere il dibattito mediatico ancora prima dell’ingresso nella Casa e rilanciati anche da portali specializzati tra cui Biccy.it, da sempre molto attento alle dinamiche dei reality e al gossip televisivo.
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Mediaset e i nuovi provini per la conduzione
Dopo l’inchiesta portata alla luce da Fabrizio Corona, però, queste candidature sembrerebbero essere state congelate. Secondo quanto riportato dal giornalista Gabriele Parpiglia, i provini sarebbero ripartiti in gran segreto e verrebbero ora gestiti all’interno di una “struttura Mediaset a Roma””, con “una nuova figura che i programmi sa farli”. Un passaggio che lascia intuire una riorganizzazione profonda, non solo artistica ma anche gestionale.
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