Con le nomine dei cardinali si delinea sempre di più una strategia che Bergoglio sta attuando in vista dell’elezione del prossimo Pontefice. Insomma Papa Francesco sta facendo di tutto perché il suo successore sia diverso da tutti i precedenti. Ecco cos’ha in mente.
Il piano di Papa Francesco
Il Papa sta cercando di slegarsi sempre di più dallo scegliere i “soliti favoriti”. Ciò significa che Jorge Bergoglio vuole far perdere peso alla Chiesa dell’Europa e dell’Italia e favorire, invece, l’elezione di un pontefice diverso. Il suo successore, dovrebbe essere un esponente delle “periferie”.
Dal punto di vista geografico, desta sempre più impressione l’assenza dalla mappa degli elettori città come Milano, Torino, Venezia, Genova, Napoli e Palermo, storicamente il cuore della Chiesa italiana. Lo ha sottolineato il vaticanista Paolo Rodari, in un’intervista su Repubblica. “Ormai è cosa nota. Per Francesco non conta il prestigio della diocesi o quanti cardinali essa ha dato alla Chiesa in passato, quanto lo spirito di servizio che gli stessi vescovi prescelti hanno dimostrato nel corso del loro ministero”.
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Le novità di Bergoglio nelle elezioni dei cardinali
Dei 5 cardinali italiani freschi di nomina, soltanto due avranno diritto di voto al prossimo Conclave: monsignor Oscar Cantoni, vescovo di Como, e Giorgio Marengo, prefetto apostolico però della remotissima Ulan Bator in Mongolia. Quest’ultimo, ha soli 48 anni. Papa Francesco avrà anche il potere di nominare più cardinali al prossimo Conclave. La differenze con quelli che nominarono i pontefici predecessori è lampante. Giovanni Paolo II ne scelse 11 mentre Benedetto XVI 38.