L’Unione Europea ha regolamentato l’utilizzo delle biciclette elettriche nel 2013. In Italia in pochi sanno che per pedalare una e-bike ci sono delle regole severe che se non vengono rispettate comportano delle multe piuttosto salate. Ecco cosa c’è da sapere.
E-bike, le regole del Codice della Strada e dell’Unione Europea
Il Decreto Legge Infrastrutture ha già provveduto a bandire dal mercato tutte quelle bici elettriche ritenute non conformi. E se noi guideremo una di queste senza le dovute regolamentazioni previste dovremmo pagare una multa salatissima. L’articolo del Codice della Strada numero 50, in particolare, spiega quali sono le e-bike che così si possono definire. Rientrano nella categoria dei velocipedi i veicoli con due o più ruote in grado di spostarsi grazie alla forza dei nostri muscoli o di un piccolo motore elettrico dalla potenza nominale di 0,25 kW.
Vi sono, in aggiunta, diverse regolamentazioni anche per quanto riguarda le dimensioni del mezzo. La nostra bici, infatti, non potrà per nessuna ragione superare i 3 metri di lunghezza, 1 m e 30 di larghezza e 2 m e 20 di altezza.
Leggi anche: Antonino Spinalbese, è “vendetta” contro De Martino: cosa è successo
Come evitare le multe da 4000 euro con la bicicletta elettrica
La potenza continua erogata che potrà raggiungere il nostro mezzo elettrico è di 250 W, cifra superabile solo per brevi istanti. Chiunque produce, vende o mette in commercio un veicolo che non rispetta questi standard, quindi, sarà punito con una multa che va dai 1.084 euro ai 4.339. Anche tutti coloro che manomettono le biciclette per raggiungere velocità più elevate saranno soggetti a multe fino a 3.382 euro.
Niente obbligo di targa e assicurazione per le biciclette elettriche in Europa. Tuttavia se queste dovessero superare i 25 km orari, dovranno essere regolamentate con il guidatore che dovrà far installare una targa e girare con una regolare assicurazione per il mezzo.