Gli operatori del settore alimentare (OSA) hanno l’obbligo di informare i propri clienti sulla non conformità riscontrata negli alimenti da essi posti in commercio e a ritirare il prodotto dal mercato. In aggiunta al ritiro, l’OSA deve pubblicare il richiamo nella specifica area del portale del Ministero della Salute. La pubblicazione del richiamo nel portale internet del Ministero è a cura della Regione competente per territorio, che lo riceve direttamente dall’OSA, previa valutazione della ASl. Nella giornata di ieri, 29 Giugno 2022, è stato diramato una nuova allerta alimentare riguardante dei pacchi di pasta: vediamo nel dettaglio quel è il prodotto da non consumare. (Continua a leggere dopo la foto)
Allerta del Ministero della Salute, pasta ritirata per presenza metalli: ecco quale
Il Ministero della Salute ha ritirato dai supermercati dei lotti di pasta contraffatti per possibile presenza di metalli: si tratta di un richiamo per rischio fisico, per cui è stato indicata la non consumazione del prodotto, nonché la restituzione al punto vendita o all’azienda produttrice. Nello specifico, il ritiro riguarda la pasta “Strozzapreti del Fumaiolo”, lotto di produzione 004/22 con data di scadenza “31/03/2023”. Nel richiamo del ministero è stato indicato anche il motivo della segnalazione e del ritiro dai supermercati. Sulla nota si legge: “Possibile presenza di frammenti di corpo estraneo metallico dovuto a rottura attrezzatura di lavoro”. Con la conseguente avvertenza: non consumare il prodotto ma renderlo all’azienda produttrice o al punto vendita. Ai venditori è stato comunicato di sospendere la vendita del prodotto richiamato e avvisare Fumaiolo per il ritiro. (Continua a leggere dopo la foto)
L’impatto sulla salute dei metalli presenti nei cibi
I metalli come l’arsenico, il cadmio, il piombo e il mercurio sono composti chimici presenti in natura. Essi possono essere presenti anche nei cibi come residui derivanti da attività umane agricole e industriali, da gas di scarico delle automobili oppure da contaminazione intervenuta durante la lavorazione degli alimenti o in fase di conservazione. L’uomo può essere esposto a tali metalli dall’ambiente oppure ingerendo cibi o acqua contaminati. Il loro accumulo nell’organismo può causare, nel tempo, effetti nocivi. Ecco perchè è bene, in caso di allerta da parte del Ministero della Saluta, non consumare i prodotti segnalati.