Da diversi anni tutti i cittadini italiani che possiedono un televisore devono pagare il canone Rai e lo fanno tramite la bolletta elettrica. Ma le cose potrebbero mutare in breve tempo. C’è chi da tempo chiede al Governo che cambino le regole per il canone Rai.
Canone Rai, cosa cambia
Tutte le famiglie che possiedono un televisore in Italia pagano 100 euro all’anno il Canone Rai. Gli italiani pagano nel bollettino i primi 70 euro, mentre gli altri 30 euro saranno pagati nelle fatture successive. L’importo del canone Rai viene ad aggiungersi alla bolletta dei possessori di contatore elettrico.
Questo procedimento però dovrà essere cambiato in quando, la tassa dovrà essere conforme alle normative dettate dall’Unione Europea in termini di concorrenza di mercato dell’energia elettrica. Ciò comporta che prima o poi venga definito un nuovo metodo di incasso per l’abbonamento radiotelevisivo italiano. Tra le varie ipotesi che si sono susseguite in questi mesi è stata sollevata la possibilità di un Canone Rai regionale.
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Canone Rai alle regioni
In pratica, l’abbonamento radiotelevisivo potrebbe passare alle Regioni. Questo già succede, in realtà, nelle province autonome di Trento e Bolzano oltre alle Regioni a statuto speciale. È questa la proposta indicata in un report realizzato dal Corecom della Regione Veneto a cura del professor Jacopo Bercelli dell’Università di Verona. “La regionalizzazione dei servizi di telecomunicazione e radiotelevisivi è possibile. Esistono non solo le basi giuridiche, ma ci sono i presupposti tecnici e tecnologici”.
Per il momento si tratta soltanto di una proposta, avanzata da alcune regioni che si battono da sempre per la sua eliminazione. La proposta, se dovesse essere accettata, diverrebbe attiva già dal prossimo anno 2023. In questo caso tornerebbe in vigore il bollettino e non più l’inserimento nella bolletta della luce.