A spingere i furti nei supermercati è il caro prezzi con l’inflazione che colpisce il carrello della spesa e mette a rischio alimentare ben 5,6 milioni di italiani che si trovano in una condizione di povertà assoluta. È quanto afferma la Coldiretti, nel commentare lo studio dell’Università Cattolica sui furti fra gli scaffali. Nel frattempo in molti supermercati di Italia stanno aumentando i controlli e il numero degli addetti esterni alla sicurezza con preparazione specifica contro il taccheggio. Tutto questo sembra necessario perchè alla sera manca merce dagli scaffali. (Continua a leggere dopo la foto)
Allarme nei supermercati italiani, intensificati i controlli: cosa sta succedendo
Il fenomeno dei furti nei supermercati è in crescita costante. Anche le merci rubato sono cambiate rispetto agli anni precedenti: se fino a tre anni fa i prodotti preferiti erano di target medio alto (champagne, vini di pregio, filetti di tonno di Favignana, superalcolici), dal 2020 nel mirino dei “ladri” sono finiti quaderni, matite, mutande, calzini, alimenti in offerta, materiali basici per il computer. Tutto questo ovviamente è legato alla crisi economica e al fatto che molti italiani non hanno i soldi neanche per i beni di prima necessità. Come riportato da Libero, l’amministrazione di un importante gruppo internazionale che ha diversi punti vendita a Milano ha dichiarato: “Ci sono buchi soprattutto tra i generi di prima necessità” e quella di un’altra catena ha aggiunto: “È sicuramente un fenomeno in aumento. Non c’è distinzione tra centro e periferia. Negli ultimi due anni l’incremento dei furti è stato piuttosto repentino. La settimana scorsa abbiamo sorpreso un ragazzo che cercava di portare via, senza pagarla, una cartuccia per la stampante. Stiamo sperimentando alcuni modelli “bloccanti” da inserire all’interno dei prodotti più a rischio”. (Continua a leggere dopo la foto)
L’allarme della Coldiretti
La stessa Coldiretti ha lanciato un allarme. Il 21 marzo scorso ha denunciato: “I furti nei supermercati aumentano a causa dell’aumento dei prezzi perché l’inflazione se la prende in primis con il carrello della spesa. Quasi sei milioni di italiani sono a rischio fame. Il taccheggio per necessità dipende principalmente dall’incertezza economia e sociale maturata durante la pandemia, ed equivale al 66% della merce rubata. Il valore medio del prodotto portato via illegalmente è di 39 euro: alcolici, formaggi, cioccolato, caramelle, prodotti in scatola, salumi, caffè, profumeria”. Poi ha aggiunto: “È necessario sbloccare al più presto i 200 milioni di euro dei fondi del Ministero delle Politiche Agricole per acquistare alimenti di base di qualità Made in Italy da consegnare agli indigenti”.