Con le dimissioni di Mario Draghi si è dato il via alla campagna elettorale. Il centrodestra (Fi, FdI e Lega) è sicuro di avere la vittoria in tasca, soprattutto perché il Pd è in difficoltà per quel ‘campo largo’ con il M5s che alla luce di quanto accaduto non è più possibile. Nei fatti è stato l’avvocato del popolo Giuseppe Conte ad innescare la crisi che ha portato alla caduta del governo presieduto dall’ex numero uno della Bce. Chi la spunterà alle elezioni? Su “Libero Quotidiano” è uscito un lungo articolo firmato da Pietro Senaldi, che analizza la situazione e si lascia andare ad una previsione. (continua a leggere dopo le foto)
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Elezioni: Meloni, Salvini e Berlusconi “già deciso il candidato premier”
“Le dimissioni di Draghi e il conseguente scioglimento delle Camere hanno mandato fuori giri la sinistra, che si dice terrorizzata dal populismo quando invece lo è dal voto popolare. In realtà il principale responsabile politico della caduta del governo è il Pd. Letta aveva un socio, il leader dei M5S, Conte, e l’ambizione dichiarata di cooptarlo in un campo largo progressista per le elezioni del 2023. Solo che ha passato l’ultimo anno a fiaccarlo e staccargli pezzi di partito, stringendolo sempre più all’angolo, finché questi non è sbottato, votando contro il governo in sede di approvazione del termovalorizzatore di Roma, provvedimento fatto inserire forzosamente dal Pd nel decreto Aiuti e che M5S per ragioni identitarie non poteva accettare”, scrive Pietro Senaldi su «Libero». (continua a leggere dopo le foto)
La caduta del governo Draghi e le sue conseguenze
“Si è aperta così la crisi e, come raccontato perfino da Renzi, i dem hanno cercato di risolverla proponendo a Draghi un governo con loro, i grillini e una parte di Forza Italia e forse pure della Lega, ma rigorosamente senza Salvini. Letta è andato a proporlo di persona, a tu per tu, a Draghi prima del suo discorso decisivo in Senato. A quel punto il centrodestra ha fiutato la trappola e si è staccato. Solo che, a differenza di quanto previsto dal Pd, Berlusconi e Salvini sono riusciti a serrare le fila e il centrodestra ha perso solo i ministri azzurri, che di fatto erano già passato da un pezzo dall’altra parte”, osserva Senaldi, che attacca il Pd. “Ora che la loro strategia è fallita, i dem accusano il centrodestra di aver mandato a casa il numero uno e attaccano a testa bassa, agitando i fantasmi del fascismo, dell’antieuropeismo, del putinismo, dello spread, dell’inevitabile fallimento del Paese”, ha rimarcato poi il giornalista. (continua a leggere dopo le foto)
Senaldi: “Berlusconi e Meloni hanno già avuto un incontro privato”
“Lo stato delle cose è tutt’ altro. Berlusconi e Meloni hanno già avuto un incontro privato per riavvicinare le distanze che ha dato buoni esiti e la prossima settimana si incontreranno anche con Salvini per iniziare a preparare il voto. Sul fronte Lega, tanto i governisti quanto i governatori si sono riallineati a Salvini, che ha colto l’occasione del voto anticipato per ricompattare dietro a sé il partito. Quanto a Forza Italia, le uscite erano messe in conto da tempo”, ha evidenziato Senaldi. Chi vincerà alle prossime elezioni? Chi sarà premier dunque dopo Mario Draghi? (continua a leggere dopo le foto)
Candidato premier, centrodestra avrebbe già trovato un accordo
“La prassi prevede che il partito che il 25 settembre avrà avuto più voti indicherà il premier, sottoponendolo all’approvazione degli alleati. Questo hanno ribadito sia la Meloni sia Salvini, mentre Berlusconi ha parlato di un’assemblea degli eletti, che altro non sarebbe se non una diversa procedura per arrivare al medesimo risultato. Chi afferma che dietro questa formula il Cavaliere nasconda la propria ambizione di tornare a Palazzo Chigi avvelena i pozzi sapendo di mentire, come chi sostiene che, in caso arrivasse prima, la Meloni farebbe il diavolo a quattro e non accetterebbe altre soluzioni se non la propria investitura. Tanti sono invece i premier papabili della coalizione, a dispetto di chi afferma che il centrodestra non avrebbe un’adeguata classe dirigente. Nomi alla mano, ha invece più soluzioni della sinistra, che in mancanza di generali propri sta cercando di far credere al Paese di aver arruolato Draghi, o che questi si stia appoggiando a lei. Cosa che l’interessato si è affrettato a smentire con decisione”, le conclusioni di Senaldi. Leggi anche l’articolo —> Crisi di governo, Romano Prodi su Giuseppe Conte: “Si è suicidato”